Porto Rico richiede la bancarotta assistita, aprendo di fatto la resa dei conti con le big di Wall Street che hanno staccato assegni miliardari al territorio americano
SAN JUAN - Porto Rico deve infatti ai suoi creditori 73 miliardi di dollari, una cifra che fa impallidire i 18 miliardi di debito che aveva Detroit quando ha richiesto quella che era la maggiore bancarotta municipale della storia nel 2013.
La bancarotta segna un nuovo minimo nei rapporti fra Wall Street e il governatore di Porto Rico Ricardo Rossello, che si era impegnato a ripagare i debiti e a rafforzare i legami con gli Stati Uniti. I creditori avevano riposto le loro speranze in Rossello dopo le ripetute tensioni con il suo predecessore, Alejandro Garcia Padilla.
Con la bancarotta le perdite per i creditori saranno più forti del previsto. La richiesta del Titolo III, il meccanismo legale creato per ristrutturare i debiti, non è arrivata all'improvviso, con le autorità che avevano segnalato che le trattative avviate non sembravano destinate a un esito positivo.