Un nuovo decreto dello stato d'emergenza in Turchia ha rimosso gli agenti sospettati di aver legami con Fethullah Gülen
ISTANBUL - Un nuovo decreto dello stato d'emergenza in Turchia ha rimosso 7'669 agenti dalle forze di polizia per sospetti legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gülen. Nella lista dei nuovi epurati figurano anche 24 governatori centrali, 323 gendarmi e 2 ufficiali della guardia costiera.
Allontanati anche i maestri - Ci sono anche 28'163 dipendenti del ministero dell'Educazione, per lo più insegnanti di scuole elementari e medie, tra i lavoratori statali licenziati oggi in una nuova ondata di maxi-purghe in Turchia per sospetti legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gülen. Complessivamente, sono oltre 40 mila i dipendenti pubblici cacciati con 3 nuovi decreti dello stato d'emergenza, pubblicati oggi sulla Gazzetta Ufficiale. I decreti prevedono inoltre che i lavoratori licenziati non potranno più essere assunti in futuro da istituzioni pubbliche. Sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati anche i nomi dei dipendenti cacciati, suscitando polemiche per potenziali rischi a cui potrebbero essere esposti.