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ISRAELERitrovato un tesoro d'epoca romana

16.05.16 - 13:12
I preziosi reperti erano all'interno del relitto di una nave nelle acque antistanti Cesarea
Ritrovato un tesoro d'epoca romana
I preziosi reperti erano all'interno del relitto di una nave nelle acque antistanti Cesarea

TEL AVIV - Nelle acque antistanti Cesarea, uno dei maggiori siti archeologici israeliani a nord di Tel Aviv, due sub hanno rinvenuto per caso un tesoro di epoca romana datato 1600 anni fa circa. Statuine di bronzo, monete, giare e altri manufatti, tutti meravigliosamente conservati all'interno della stiva di una nave mercantile inabissatisi davanti al porto della città presumibilmente all'epoca dell'imperatore Costantino e del suo rivale Licinio.

La Soprintendenza alle antichità israeliana - allertata dai due sub israeliani che sono poi premiati - ha subito etichettato la scoperta come la più importante degli ultimi 30 anni. E così i due, Ran Feinstein e Ofer Raanan, si sono aggiunti alla lunga lista di "Indiana Jones per caso" che negli ultimi tempi in Israele hanno portato alla luce ritrovamenti notevoli, come ad esempio il rarissimo amuleto egiziano risalente a 3200 anni fa trovato da una ragazzina di 12 anni sul Monte Scopus a Gerusalemme.

Dalla stiva della nave di Cesarea - città portuale fondata da Erode il Grande tra il 25 e il 13 A.C. e successivamente capitale della Giudea conquistata dai Romani- sono stati rinvenuti, tra gli altri reperti, una lampada raffigurante l'immagine del Dio Sole, una statuina della dea Luna, una lampada a forma di testa di schiavo africano, oggetti scolpiti con effigi di animali o del dio Dioniso. E anche frammenti di giare usate per contenere acqua destinata all'equipaggio della nave.

Ma la maggiore sorpresa è stata la scoperta di due mucchi, di circa 20 chili, di monete con sovrimpressa l'immagine di Costantino (312-324, dopo la nascita di Cristo) e anche di Licinio, suo avversario che governò nella parte est dell'Impero prima di essere definitivamente sconfitto. Secondo Jacob Sharvit e Dror Planer, entrambi della sezione Archeologia marina della Sovrintendenza, si tratta «di scoperte altamente importanti che, a parte la loro straordinaria bellezza, sono di significato storico».

«Una scoperta marina come questa - hanno spiegato - non c'è stata negli ultimi 30 anni in Israele. Le statue di metallo sono reperti archeologici rari perché nell'antichità erano sempre fusi e riciclati. Quando si trovano in genere avviene in mare. In questo caso le statue sono naufragate insieme alla nave e così si sono 'salvate' dal processo di riciclaggio. La sabbia inoltre le ha protette e quindi sono in ottimo stato di conservazione: sembrano siano state gettate ieri e non 1600 anni fa».

Cesarea - il cui teatro romano, quasi intatto, e l'acquedotto, si affacciano sul mare antistante - non è nuova a scoperte casuali, come hanno ammesso gli stessi archeologici. Le ragioni sono due: la progressiva mancanza di sabbia sul fondo marino che riporta alla luce i reperti e la sempre maggiore presenza nella zona di sub che scandagliano le acque e in caso di scoperte avvisano le autorità.
 
 

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