63 anni fa moriva il rivoluzionario, politico e militare bolscevico che condusse l'Unione Sovietica alla vittoria sul nazi-fascismo
MOSCA - Un tappeto di garofani rossi sulla piazza Rossa, vicino alla statua a lui dedicata, per Josif Vissarionovič Džugašvili, il rivoluzionario, politico e militare sovietico bolscevico, conosciuto come Iosif Stalin.
Oggi centinaia di persone hanno voluto ricordare a Mosca il 63esimo anniversario della morte del leader dell'Unione Sovietica che portò la vittoria totale in quella che, contro il nazi-fascismo, era stata definita "La Grande Guerra Patriottica".
Il partito comunista russo, seconda forza nel parlamento russo, ha organizzato oggi una manifestazione alla quale hanno partecipato diverse centinaia di persone, mentre diversi anti-stalinisti si sono riuniti davanti alla vecchia sede dei servizi segreti sovietici, il KBG, dove hanno voluto ricordare le vittime dello stalinismo.
In Russia la società è spaccata in due: da una parte coloro che criticano la "demonizzazione" del dittatore, che gli storici ritengono responsabile di milioni di morti, dall'altra i liberali dell'opposizione, che chiedono che venga considerato lo stalinismo un crimine.