È quanto rivelano i primi elementi dell'inchiesta, basati su rapporti medici ed e-mail scambiate con uno psichiatra
PARIGI - Il co-pilota di Germanwings che nel marzo scorso fece schiantare il volo Barcellona-Dusseldorf uccidendo 149 persone, nei mesi prima del disastro era insonne e preoccupato di avere problemi alla vista.
Uno dei medici a cui si era rivolto gli aveva diagnosticato una «psicosi incombente». È quanto rivelano i primi elementi dell'inchiesta, basati su rapporti medici ed e-mail scambiate con uno psichiatra, citati dai media francesi.
In un colloquio con uno psichiatra dice di sentirsi «a disagio e incompreso», chiede «con urgenza qualcosa che mi aiuti a dormire», e spiega che «se non avessi questa cosa agli occhi andrebbe tutto bene». Il suo stato mentale instabile porta ben due dottori a stilargli certificati di sospensione dal lavoro, uno dei quali copriva anche il giorno dello schianto, ma lui li straccia e non li consegna mai alla compagnia aerea.
L'ultimo incontro con lo psichiatra però sembra mostrare miglioramenti: Lubitz sembra più sereno, i rapporti con la famiglia e la fidanzata sono buoni. Niente lascia presagire la tragedia che arriverà.