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SYDNEYAfghanistan: respinti da Australia, uccisi da taleban

28.10.08 - 09:56
Afghanistan: respinti da Australia, uccisi da taleban
SYDNEY - Il ministro dell'Immigrazione australiano Chris Evans ha ordinato un'indagine su una vicenda in cui circa 20 richiedenti asilo afghani, rinchiusi in un campo di detenzione nella remota isola-stato di Nauru e infine rimpatriati, sarebbero stati poi uccisi dai taleban.

La vicenda è stata esaminata dal gruppo di ricerca sociale Edmund Rice Centre Ed è riportata in un documentario TV in programma il mese prossimo, di cui sono state diffuse anticipazioni.

Circa 400 afghani detenuti a Nauru durante il passato governo conservatore, sotto la cosiddetta Pacific Solution che comportava la detenzione dei richiedenti asilo in isole del Pacifico, furono rimpatriati dopo che la loro richiesta di asilo era stata respinta. Secondo il documentario, i funzionari dell'immigrazione avevano detto loro che la situazione di sicurezza in Afghanistan era sufficientemente buona e non sarebbero stati in pericolo, e che se avessero rifiutato sarebbero rimasti in detenzione a vita.

Altri 400 afgani che si erano rifiutati di tornare "volontariamente" hanno poi ottenuto lo status di profughi e sono stati accolti in Australia, in Nuova Zelanda ed in altri paesi. La politica sull'immigrazione clandestina è stata riformata dal governo laburista di Kevin Rudd eletto lo scorso novembre, che ha abbandonato la Pacific Solution e il rimpatrio obbligato, e limitato a pochi casi la detenzione dei richiedenti asilo.

L'Edmund Rice Centre ha documentato la morte di nove dei rimpatriati per mano dei taleban, ma ritiene che il numero degli uccisi sia più di 20. Le sue indagini hanno anche accertato che molti afghani rimpatriati restano nascosti in Pakistan, o sono costretti a muoversi continuamente fra Pakistan e Afghanistan per evitare la cattura.



ATS
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