Il National Bureau of Investigation (Nbi), che indaga sul caso, è convinto che gli studenti uccisi fossero compagni di classe del killer, o perlomeno suoi colleghi nel corso di studio, riferisce l'emittente Yle.
Sconvolti gli studenti della scuola: "Saari era un ragazzo felice, socievole. Non ho mai notato qualcosa di strano", racconta Susanna, 19 anni, studentessa dell'istituto professionale che fa parte del polo universitario delle scienze applicate di Seinajoki.
Intanto emergono ulteriori particolari sulla strage: Saari, dopo aver ucciso nove persone - la decima vittima è rimasta carbonizzata da uno dei mini-incendi appiccati dal killer - ha aperto il fuoco anche sugli agenti ed il personale di soccorso sopraggiunto nella scuola. Poi si è sparato alla testa.