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MADRID - Una quindicina di persone sono rimaste ferite o contuse a Bilbao in seguito a cariche della polizia contro una manifestazione del movimento pro amnistia per i detenuti baschi, proibita dal giudice Baltasar Garzón. Diversi i fermati tra cui Joseba Permach, della direzione del partito fuorilegge Batasuna. Secondo i media baschi, un altro dirigente del partito indipendentista, Pernando Barrena, è stato medicato in ospedale.
Il quotidiano basco "Gara" scrive che concentrazioni continuano in alcune parti della città e la polizia continua a disperderle con la forza. La radio Eitb, da parte sua, ha riferito che durante la dimostrazione, nel complesso pacifica, alcune persone hanno bruciato contenitori di immondizia nelle strade. Secondo l'Eitb, che ha definito "gravi" gli incidenti, una quindicina di persone incluso Barrena, sono state medicate per ferite leggere o contusioni in ospedale dopo la carica della polizia con sfollagente e proiettili di gomma.
La manifestazione in favore dell'autodeterminazione, dell'amnistia per i detenuti politici baschi e di appoggio per Iñaki de Juana Chaos, che da un mese e mezzo sta facendo uno sciopero della fame in carcere, era stata proibita da Garzón perché convocata da Askatasuna, organizzazione illegale di appoggio ai detenuti dell'Eta.
La tensione è alta anche per la vicenda di de Juana, al quale da oggi è stata tolta la sonda gastrica attraverso la quale veniva alimentato forzosamente. A questo punto è forte il timore per la sua vita. Oggi varie notizie si erano incrociate su de Juana dopo che "El Mundo" aveva scritto che egli aveva interrotto lo sciopero della fame. Notizia poi smentita ufficialmente e dal suo avvocato. De Juana protesta contro una condanna inflittagli per articoli scritti mentre era in carcere, che gli impedirebbe di uscire dopo averne scontata una precedente a 18 anni per 25 omicidi.
Migliaia di persone hanno manifestato oggi a Madrid proprio contro una sua eventuale liberazione, che si profila teoricamente possibile dopo che il Tribunale supremo aveva nelle settimane scorse ridotto da 12 a 3 anni la condanna inflittagli mentre era in carcere. Egli ha già infatti scontato almeno due dei tre anni e con un condono o misure umanitarie potrebbe uscire presto.
