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NEW YORK - I collaboratori del segretario generale Kofi Annan hanno lanciato un affondo per arrivare nell'arco di poche settimane a una alternativa della screditata Commissione sui Diritti Umani in uno sforzo di mantenere credibilità all'organizzazione mondiale per la pace.
La Commissione, che ha sede a Ginevra, è fonte di perenne imbarazzo per l'Onu perchè tra i suoi membri ha annoverato paesi come Cuba, il Sudan e lo Zimbabwe, accusati di gravi violazioni degli stessi diritti che dovrebbe proteggere. La Libia è stata presidente della Commissione nel 2003.
La riforma è stata indicata come la priorità di inizio anno dal capo di gabinetto di Annan Mark Malloch Brown: "Per il grande pubblico la Commissione è diventata la cortina al tornasole del rinnovamento dell'Onu", ha detto al New York Times l'alto funzionario che ha suggerito l'importanza di arrivare a un accordo entro gennaio.
La riforma della Commissione è importante per Annan che ha iniziato l'ultimo anno da segretario generale con il mandato di arrivare a riforme durature e radicali dell'organizzazione. Il negoziato su un nuovo Consiglio dei Diritti Umani va avanti da mesi e in dicembre ha mancato di produrre l'auspicata intesa. Le trattative riprenderanno l'11 gennaio e dovranno arrivare a una risoluzione in tempi brevi se il Consiglio dovrà essere in piedi in tempo per marzo, quando la Commissione dovrebbe riunirsi di nuovo a Ginevra.
"L'idea dovrebbe essere che quella riunione sia l'ultima per la Commissione", ha detto Ricardo Arias, l'ambasciatore del Panama e uno dei leader del gruppo di lavoro impegnato nella riforma.
