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Truppe Usa salvano soldatessa prigioniera degli iracheniSuperata Kerbala, i marines varcano il Tigri

02.04.03 - 10:07
La citta' santa sciita era considerata dagli americani il maggiore ostacolo sulla via della capitale irachena. Ancora durissimi bombardamenti su Baghdad
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Superata Kerbala, i marines varcano il Tigri
La citta' santa sciita era considerata dagli americani il maggiore ostacolo sulla via della capitale irachena. Ancora durissimi bombardamenti su Baghdad

Doha, 2 apr. (Adnkronos) - Le forze americane hanno accerchiato la citta' santa sciita di Karbala, controllando tutte le vie d'uscita dal centro abitato, e stanno ora avanzando verso nord in direzione di Baghdad. Intanto piu' a est, la Prima Divisione dei marine ha iniziato ad attraversare il Tigri durante la notte e procede verso la capitale irachena lungo la riva est del fiume.

Fonti militari americane, citate dalla Cnn, parlano dell'inizio di una grande offensiva, che potrebbe segnare l'inizio della battaglia di Baghdad. I comandanti della Terza Divisione di Fanteria si aspettavano di dover combattere almeno per una giornata per controllare il perimetro di Kerbala, ma l'operazione e' stata completata in tre ore. L'attacco della fanteria, sostenuto da aerei, elicotteri da combattimento Apache e un intenso fuoco di artiglieria, e' inziato prima dell'alba.

Invece di affrontare i combattenti iracheni che hanno preso posizione in citta', gli americani hanno ora superato Kerbala diretti verso Baghdad. Le truppe americane non hanno incontrato una forte opposizione da parte delle Guardie Repubblicane poste a difesa della citta', il che fa ritenere che gran parte dei combattenti iracheni si siano trincerati all'interno di Karbala. La citta' era finora considerata dagli americani il maggiore ostacolo sulla via di Baghdad.

Intanto piu' a est, migliaia di marine muniti di tank hanno attraversato il Tigri all'altezza di Kut dopo che la via e' stata aperta da un attacco di aerei ed elicotteri. L'operazione e' iniziata nella notte, con la colonna della Prima Divisione dei marine che avanzava nel buio totale. Si sentiva soltanto il rombo degli elicotteri e il cielo veniva sporadicamente illuminato dal lampo arancio dello scoppio delle bombe. Gran parte delle forze americane ha superato il Tigri, il fiume che scorre attraverso Baghdad, presso un canale di irrigazione, il canale Saddam, difeso da soldati iracheni. Questi, sono stati colpiti da un bombardamento dei B-52 dell'aviazione Usa.

Gia' ieri sera abitanti dei villaggi della zona avevano riferito ai giornalisti al seguito delle truppe, che alcuni soldati iracheni erano fuggiti verso la capitale e altri erano tornati alle loro fattorie. Secondo i Marine sono stati fatti prigionieri 85 soldati iracheni.

Per tutta la notte e le prime ore della mattina sono proseguiti bombardamenti alleati sopra Baghdad, dove sono state udite forti esplosioni. Fra gli obiettivi colpiti figurano un palazzo presidenziale, il Comitato Olimpico, il ministero della Gioventu', e per la terza volta dall'inizio della guerra il Centro di Comunicazioni Al Sinak nella centralissima via al Rasheed.

La scosa notte le truppe americane hanno liberato una soldatessa statunitense di 19 anni che veniva tenuta prigioniera dagli iracheni da piu' di una settimana. L'operazione per liberare Jessica Lynch, catturata il 23 marzo, e' iniziata con un attacco diversivo ad una sede del partito Baath e ad un ponte a Nasiriya, mentre forze speciali attaccavano in citta' l'ospedale dove era tenuta prigioniera.

La giovane donna e' ferita, ma le sue condizioni sono definite stabili. Jessica Lynch, una giovane soldatessa che nelle foto mostra un volto quasi da bambina, era addetta ai rifornimenti e la sua unita' era caduta in un'imboscata presso Nasiriya dopo aver preso una strada sbagliata. Cinque soldati della stessa unita', fatti prigionieri dagli iracheni, sono stati mostrati dalla televisione di Baghdad.

Inizialmente le forze americane ritenevano che la giovane fosse stata uccisa, ma ieri hanno ricevuto informazioni che era viva ed e' stata organizzata una missione di salvataggio. La notizia della sua liberazione e' stata accolta con fuochi d'artificio e suoni di sirene nella sua cittadina natale di Palestine, nel West Virginia. L'annuncio del successo dell'operazione, la prima di questo genere dall'inizio della guerra, e' stato dato dal Comando Centrale americano a Doha. ''L'America non lascia indietro i suoi eroi'', ha detto il portavoce Jim Wilkinson. Forze americane hanno attraversato il fiume Tigri dirette verso Baghdad, riferisce la televisione britannica Skynews.

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