CANADACompany of Heroes 2, gli eroi di Russia

La Seconda Guerra Mondiale ha ispirato una lunga tradizione di videogame, sia per il contesto storico, sia per le atmosfere ricche di dramma e tensione. Ma tra i tanti titoli che hanno affollato gli scaffali in questi anni (quasi tutti sparatutto e action), uno di quelli che ha raccolto un maggior successo è stato invece uno strategico in tempo reale, Company of Heroes, lanciato nel 2006 da Relic Entertainment. E oggi il team di sviluppo canadese rilancia con il capitolo secondo della serie, mantenendo la stessa cornice guerresca, ma spostando però l’attenzione sul fronte orientale, il più vasto e sanguinoso dell’intero conflitto, che ha avuto come contesto la gelida steppa russa: in Company of Heroes 2, infatti, si gestirà l’Armata Rossa, impegnata nel respingere l’assalto delle truppe della Germania nazista, dall’inizio dell’invasione fino alla conclusiva Battaglia di Berlino.

Il gioco si sviluppa intorno a una fedele ricostruzione storica, che avviene attraverso le parole del soldato russo Lev Abramovich Isakovich, con un espediente tipicamente cinematografico ma particolarmente azzeccato. Così, le pagine della storia si scrivono sotto gli occhi del giocatore, impegnato nel gestire un’intera armata sotto assedio: dal recupero delle risorse, alla produzione, sostentamento e potenziamento delle unità da combattimento, passando per la disposizione delle truppe, dai soldati semplici, ai cecchini e ai tank, sarà fondamentale curare ogni aspetto strategico per ottenere il successo finale.

Procedendo con la campagna, il livello di difficoltà aumenta costantemente, mentre le asperità dell’ambiente si fanno ancor più pesanti, con neve, ghiaccio e vere e proprie bufere ad accrescere la violenza e la tragicità dello scontro, come un affresco complesso, che Relic Entertainment ha saputo rappresentare, anche da punto di vista grafico, in modo più che soddisfacente.