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LOCARNOFestival, cala il sipario sulla 67esima edizione

16.08.14 - 23:17
Acclamazione del pubblico per il regista del film vincitore, Lav Diaz. Solari: "Momento di unione e non di divisione"
Foto Keystone
Festival, cala il sipario sulla 67esima edizione
Acclamazione del pubblico per il regista del film vincitore, Lav Diaz. Solari: "Momento di unione e non di divisione"

LOCARNO - Su piazza Grande cala il sipario. L'addio alla 67esima edizione ha visto sfilare sul palco i vincitori, i direttori, i presidenti e le autorità politiche. L'ultima, di solito, è la serata dei ringraziamenti, dei sorrisi e degli applausi. 

Niente sorprese questa sera. Il pubblico è accorso numeroso e ha regalato a Lav Diaz un lungo e fragoroso applauso. Il regista di "Mula sa kung ano ang noon" ("From What Is Before"), film ambientato nelle Filippine vincitore del Pardo d'oro, oltre ad avere avuto il favore della critica e dei giornalisti cinematografici, questa sera ha ricevuto il calore della piazza. L'acclamazione. Un film che ha convinto tutti, a cominciare dalla giuria, che giudica la pellicola della durata di cinque ore e mezza, "un'esperienza intensissima di cinema, dove spazio e tempo si annullano".

Grande assente questa sera è stata Laura Speziali. Il sindaco non ha potuto presenziare "per disposizione medica". Al suo posto il vice Paolo Caroni, che si è limitato a ringraziare i presenti e tutti coloro che rendono possibile realizzare uno dei festival più "antichi" del cinema a livello mondiale. 

Marco Solari questa sera, anche se sulla grande rinuncia del regista americano Roman Polanski non è stato fatto accenno, ha ribadito il concetto già espresso lo scorso 6 agosto nel giardino dell'ex Magistrale, nel suo discorso inaugurale, ossia la libertà di espressione, principio sacro sul quale si fonda il festival. "Un festival - ha detto Solari - è un momento di unione e non divisione". 

A chiudere la 67esima edizione del Festival del Film questa sera in Piazza Grande, un festival che continua a crescere, nonostante il moltiplicarsi dell'offerta e i cambiamenti repentini nel mondo del cinema, è "Geronimo" di Tony Gatlif che vede protagonista un'educatrice che vive tutta la fatica e la tensione nel cercare di mantenere l'equilibrio tra le diverse etnie.
 

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