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LOCARNOLa lezione di Werner Herzog ai giovani: "Fate figli"

16.08.13 - 07:57
Il maestro del cinema riceverà stasera il Pardo alla carriera. Al Festival di Locarno ha incontrato il pubblico e ai giovani registi ha dato un'insolito consiglio
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La lezione di Werner Herzog ai giovani: "Fate figli"
Il maestro del cinema riceverà stasera il Pardo alla carriera. Al Festival di Locarno ha incontrato il pubblico e ai giovani registi ha dato un'insolito consiglio

LOCARNO - Il maestro del cinema, che abbiamo potuto incontrare insieme ad altri colleghi a Casorella, si è messo in cattedra e con la stessa timidezza dei suoi studenti ha spiegato la settima arte. La sua settima arte. Werner Herzog, l'ospite illustre più atteso di questa edizione, che questa sera sera riceverà il Pardo alla carriera, si è raccontato prima davanti a un ristretto gruppo di giornalisti, e poi di fronte al vasto pubblico del masterclass.

Gente appassionata di cinema come quella che frequenta la sua Rogue Film School. "È un tentativo di dare delle risposte a coloro che stanno studiando cinema. Ci sono molti giovani che desiderano imparare da me e a cui chiedo di mandarmi un lavoro di 5 minuti, perché non posso visionare ore e ore intere" ha spiegato il regista a proposito della sua accademia cinematografica. Ma anche ammonito i giornalisti: attenti – e l'ha ripetuto più volte - a non usare troppo le etichette nel volere classificarmi facendo sempre capo a concetti come la “verità estatica”, che richiedono molto tempo per essere capiti veramente.
“Le caratteristiche dei miei film e dei miei documentatri vanno inseriti nel contesto in cui si sviluppano e spesso hanno avuto a che fare con cio in cui credi. Se guardate il mio documentario 'La grande estasi dell'intagliatore Steiner' (Die grosse Ekstase des Bildschnitzers Steiner), ha in qualche modo ha a che fare con Dio, se non altro nel titolo. In realtà mi interessa molto indagare che cosa succede davvero nel profondo dell'essere umano, non come pretende il Cinéma vérité”.
Werner Herzog ha dichiarato di essere inventivo tanto nella fiction, quanto nel documentario: “per me sono entrambi film, semplicemente. E' il contenuto a dettare la forma”. Per quanto riguarda la forza reale delle sue immagini, Herzog afferma che la fisicità si radica nell’esperienza. Nei suoi film si parla infatti di esperienza, di vissuto e non di reale. Fitzcarraldo, che sarà proiettato su Piazza Grande, è quasi un'opera stilisticamente parlando, non è dunque reale.

E a chi gli ha chiesto una sua opinione su Locarno ha detto: "Non posso dare nessun giudizio perché ricevo un premio. Vale la pena essere qui anche solo per la Piazza Grande, è impressionante. Per il cinema è davvero un ambiente sensazionale. Locarno è comunque un buon festival".

Di pomeriggio durante il masterclass i giovani cinefili pendevano dalle sue labbra. Ed è a loro che si è rivolto quando ha detto "siate fedeli con la vostra visione, e mostrate coraggio, qualunque mezzo voi usiate per creare un film". Un mezzo che puo' essere anche un semplice celulare, una piccola videocamera. "Dicono che ci siano in giro 3 miliardi di cellulari. Internet è ovunque. Io stesso ho realizzato un film sugli incidenti stradali causati dagli sms, e l'ho messo su Intenet. In pochi giorni è stato visto da 1 milione e 700mila persone. L'evoluzione tecnica è vigorosa. Rimboccatevi le maniche e datevi da fare, perchè oggi con 10.000 dollari si puo' realizzare un lungometraggio. Non voglio più sentirvi lamentare, gli strumenti ora ci sono e sono a vostra disposizione". E poi ha bocciato le scuole di cinema. "Non perdete tempo nelle scuole di cinema. È meglio fare quattro giorni a piedi perchè è un'sperienza che ti permette di conoscere il mondo. E poi leggete tanto, perchè vi apre ad altre esperienze. Tirate su dei figli, è un'esperienza essenziale. Chi ha dei figli è più radicato nella realtà rispetto a chi non ne ha".

 

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