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INTERVISTATicino a rischio bolla immobiliare? Barbuscia: 'Attenzione a non sottovalutare i pericoli'

14.07.10 - 11:44
Mentre continuano a scendere i tassi ipotecari, per settembre la BNS prevede un aumento dei tassi d'interesse per raffreddare un mercato, quello immobiliare che potrebbe incorrere in una grave crisi
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Ticino a rischio bolla immobiliare? Barbuscia: 'Attenzione a non sottovalutare i pericoli'
Mentre continuano a scendere i tassi ipotecari, per settembre la BNS prevede un aumento dei tassi d'interesse per raffreddare un mercato, quello immobiliare che potrebbe incorrere in una grave crisi

BELLINZONA - La notizia è di questa mattina: la BNS alzerà i tassi d'interesse in settembre. La previsione è dell'UBS che spiega che la Banca Nazionale vuole scongiurare il pericolo di una elevata inflazione e calmare la situazione sul mercato immobiliare. Mercato immobiliare che, grazie ai tassi d'interesse estremamente bassi (è di ieri la pubblicazione di Comparis del rapporto in cui emerge un ulteriore ribasso dei tassi sui mutui dello 0,2%), ingolosisce molti investitori. Sui pericoli di un surriscaldamento dei mercati finanziari ne ha parlato un paio di settimane fa Patrick Raaflaub che, alla NZZ am Sonntag, aveva messo in guardia: "in Svizzera ci sono tutti gli ingredienti per una pericolosa bolla immobiliare".

Quanto è alto il rischio di bolla immobiliare in Ticino? "Non eccessivamente preoccupante". A rispondere è Donato Barbuscia, direttore della Banca dello Stato del Cantone Ticino, istituto leader nei mutui immobiliari in Ticino. 

Direttore, Patrick Raaflaub, direttore della Finma, recentemente ha messo in guardia il mondo economico sul rischio di una pericolosa bolla immobiliare in Svizzera. In Ticino la situazione come si presenta?
"Dal nostro osservatorio la situazione non appare eccessivamente preoccupante, anche se merita un’attenzione particolare. Infatti, se è vero che il settore delle transazioni immobiliari e quello degli investimenti nella costruzione continuano a mostrare una forte crescita, è altresì vero che il tasso di case e appartamenti sfitti permane basso. Ciò sta a significare che la domanda riesce per il momento ad assorbire l'offerta. La crescita della domanda è dovuta principalmente a due fattori: da una parte al flusso migratorio verso la Svizzera e dall'altro al costo del denaro storicamente basso. Vi è anche da aggiungere che gli impresari edili, al giorno d’oggi e contrariamente a quanto è successo in passato, generalmente evitano di iniziare nuove costruzioni se non a fronte di una vendita certa o addirittura già avvenuta. Infine, è pure importante aggiungere che l’evoluzione del prezzo di case e appartamenti in Ticino ha già subito un rallentamento della crescita dalla nella seconda metà del 2008".

Com'è vista dagli analisti l'intenzione della BNS di non modificare i tassi? Si concretizza il pericolo di speculazione paventato da Raaflaub?
"Il rischio è che gli istituti di credito allentino i criteri per la concessione di crediti ipotecari, sottovalutando in particolar modo il fatto che i tassi potrebbero ricominciare a salire. In questo caso, tenendo in debita considerazione una prospettiva di medio termine, un credito giudicato sostenibile ai tassi odierni potrebbe, in effetti, rivelarsi finanziariamente insostenibile nel medio termine. Le banche tendono però a evitare questo modo di agire e, prima di concedere un credito, valutano la tenuta oneri dei debitori utilizzando un tasso fittizio più elevato di quello del mercato. Tuttavia, una recente inchiesta delle banca nazionale svizzera (BNS) presso le maggiori banche attive sul nostro territorio nell'ambito dell'erogazione dei crediti ipotecari, ha mostrato che alcune di esse stanno applicando, complice anche la forte concorrenza nel settore, una politica creditizia un pò meno prudenziale. Questo fatto, accompagnato dalla forte crescita registrata nell'erogazione dei crediti ipotecari negli ultimi anni, ha giustamente allarmato le autorità di sorveglianza, che hanno raccomandato prudenza nell'erogazione dei crediti. Un repentino aumento dei tassi d'interesse, accompagnato da una stagnazione, o peggio, da una riduzione del valore degli oggetti immobiliari, potrebbe, infatti, avere conseguenze negative sulla capacità dei debitori di far fronte ai loro impegni, esponendo quindi gli istituti di credito a forti perdite".

BancaStato ha accolto l'invito della Finma alle banche di fare attenzione alla concessione dei mutui?
"La politica di credito di BancaStato è storicamente conservativa. Durante la valutazione della capacità creditizia dei clienti – quindi prima di concedere crediti ipotecari  – consideriamo un tasso di interesse fittizio per il calcolo della tenuta oneri, che riteniamo prudenziale anche nel caso di un futuro aumento dei tassi. Inoltre, cerchiamo di limitare al massimo i casi eccezionali, ossia i casi nei quali la concessione del credito non rispetta gli standard. Tuttavia, è chiaro che in caso di aumento dei tassi, gli accantonamenti, ora ai minimi storici, saranno destinati ad aumentare impattando negativamente sugli utili".

Ieri da Comparis è giunta la notizia che i tassi a mutuo fisso scendono ancora. Come interpretare questo segnale?
"È un fatto sicuramente positivo per la clientela e l'economia. I tassi sono bassi, poiché vi sono ancora molte incertezze sulla tenuta della ripresa economica in atto. Inoltre, l'instabilità legata all'indebitamento di molti Stati europei ha aggiunto ulteriore incertezza. Le principali banche centrali, inclusa la BNS, mantengono quindi una politica monetaria espansiva, allo scopo di sostenere la ripresa. Se la ripresa dovesse confermarsi, l'incertezza diminuire e l’inflazione attesa mostrare qualche segno di aumento, allora la politica monetaria dei principali paesi potrebbe cambiare e i tassi salire. Inoltre, come già rilevato, la persistenza di tassi ai minimi storici può favorire anche lo sviluppo di speculazioni in determinati settori. In questo senso, la BNS sorveglia attentamente l’economia e credo sia pronta ad agire, nel caso dovessero manifestarsi speculazioni eccessive".

Un consiglio per chi volesse ora acquistare un casa. Il consiglio: tasso fisso o variabile? 
"Dipende dalla propensione al rischio di ognuno, ma in genere il consiglio è di optare per più scadenze in modo da diversificare il rischio. Tuttavia, è anche chiaro che, per pianificare al meglio la propria situazione finanziaria, approffitando dei tassi storicamente bassi, è opportuno fissarli a lungo termine proteggendosi così da spiacevoli sorprese". 
 

p.d'a.

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