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WASHINGTON - Un cliente di UBS accusato di frode fiscale negli Usa potrebbe già oggi dichiararsi colpevole davanti a un giudice della Florida. Lo ha indicato alla Reuters un dipendente del ministero americano della giustizia, precisando che si tratterebbe della prima ammissione di colpa da parte di uno dei numerosi indagati per reati tributari che avevano relazioni bancarie con l'istituto elvetico.
55enne americano e sudafricano - In base ad informazioni precedenti potrebbe trattarsi di un contabile di 55 anni di doppia nazionalità americana e sudafricana, arrestato all'inizio del mese e rilasciato contro una cauzione di 12 milioni di dollari dopo sette giorni passati in cella.
L'arresto in Florida è stato il primo provvedimento di questo tipo preso dalla giustizia americana dopo la consegna di documentazione bancaria da parte di UBS. La FINMA, l'autorità elvetica di vigilanza finanziaria, aveva ordinato in febbraio all'istituto di trasmettere all'autorità fiscale americana IRS dati di conti di 255 clienti statunitensi. Ciò in considerazione delle prospettate azioni legali negli USA, contro la banca elvetica, che - stando alla FINMA - era minacciata nella sua stessa esistenza.
La stessa IRS ha poi avviato una causa civile per ottenere informazioni su altri 52'000 clienti UBS. In relazione alla vertenza fiscale gli Stati Uniti hanno inflitto alla maggiore banca elvetica una multa di 780 milioni di dollari.
ats
Foto apertura: Keystone EPA Justin Lane
