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STATI UNITI«L'Fbi deve spiegare». Ma è bufera sulla decisione di Comey

29.10.16 - 10:29
Hillary Clinton ritiene che «il popolo americano meriti di conoscere i fatti immediatamente»
«L'Fbi deve spiegare». Ma è bufera sulla decisione di Comey
Hillary Clinton ritiene che «il popolo americano meriti di conoscere i fatti immediatamente»

WASHINGTON - «È imperativo che si chiarisca tutto e subito». Hillary Clinton è dura e risoluta nella sua reazione all'emergere di nuove mail e al conseguente ritorno dell'incubo "emailgate" a pochi giorni dalle elezioni. Un incubo che getta nel caos non solo la campagna elettorale proprio nel decisivo rush finale ma pone anche un problema politico destinato a non risolversi a breve.

E per il quale in queste ore i democratici tengono il dito puntato contro il direttore dell'Fbi, James Comey, che ha preso ieri l'inusuale decisione di rendere noti gli sviluppi sulle indagini nonostante il parere contrario dei vertici del dipartimento di Giustizia e dello stesso ministro Loretta Lynch.

Clinton lancia così con forza il suo appello all'Fbi affinchè mostri il materiale definito «pertinente» e lo faccia adesso, per permettere al processo democratico di fare il suo corso, perchè «il popolo americano merita di conoscere i fatti immediatamente». E si dice da parte sua «certa che le nuove mail non muteranno le conclusioni già raggiunte» quando a luglio lo stesso bureau federale aveva comunicato la chiusura dell'inchiesta escludendo responsabilità penali. Queste parole e niente più dalla candidata democratica, che tenta di mantenere l'aplomb necessario per andare avanti nonostante la consapevolezza che adesso a rischio c'è proprio tutto.

Comey è nella bufera, dopo che anche i "suoi" gli fanno il vuoto attorno. Dal dipartimento di Giustizia trapela infatti la chiara volontà di dissociarsi: secondo fonti informate Comey era stato avvisato che notificare al Congresso gli ultimi sviluppi non era in linea con la prassi: «Era consapevole della nostra posizione. Lo ha sentito dai vertici del dipartimento di Giustizia, sta operando in maniera indipendente dal dipartimento di Giustizia, e lo sa».

Intanto alla Casa Bianca le bocche restano cucite, il presidente Barack Obama non ha ancora commentato l'accaduto né lo hanno fatto i suoi portavoce. Soltanto il vicepresidente Joe Biden, forse anche preso in contropiede in una intervista della Cnn, interpellato ha dato ragione a Hillary: «Prima si diffondono le mail maglio è». Mentre sul coinvolgimento di Weiner non è riuscito a nascondere il suo imbarazzo: «Oh Dio, Anthony Weiner. Non commenterei su Anthony Weiner. Non sono un grande fan. Non lo ero nemmeno prima che si mettesse nei guai».
 

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