Cerca e trova immobili

ArchivioLOCARNO: Inizia la grande abbuffata, al via il concorso internazionale

02.08.02 - 06:32
Un venerdì con 44 proposte cinematografiche tra film e cortometraggi. Al via anche il concorso internazionale con una pellicola francese e una ungherese.
LOCARNO: Inizia la grande abbuffata, al via il concorso internazionale
Un venerdì con 44 proposte cinematografiche tra film e cortometraggi. Al via anche il concorso internazionale con una pellicola francese e una ungherese.

Eh sì, è proprio una "grande abbuffata" quella che inizia oggi, venerdì. Ovviamente si tratta di una abbuffata cinematografica, speriamo non simile a quella descritta nell’omonimo film di Marco Ferreri del 1973, quando Mastroianni , Tognazzi, Noiret e Piccoli decisero di suicidarsi in un’orgia di cibo di sesso. Oggi inizia infatti il banchetto di pellicole: ben 44 quelle offerte sul piatto locarnese e offerte dalla direttrice artistica Irene Bignardi.

Ad aprire la giornata sarà un antipasto muto preparato dal regista americano Allan Dwan con una serie di prelibati filmati di inizio secolo quando la cinematografia non aveva ancora acquistato l’arte (o il difetto?) della parola. Tra cineasti del Presente e Appellations Suisse si arriva al primo momento importante quello con il concorso internazionale. Ben due i film che verranno proposti nel pomeriggio. Il primo sarà proiettato al Fevi alle 14.00 e porta la firma del regista francese Alain Cavalier. Un regista che non è nuovo al festival di Locarno. Nel 1996 presentò "La rencontre" e nel 2000 fu la volta di "Vies". Quest’anno Cavalier arriva al festival con "René", storia di un uomo e del suo tentativo di perdere peso. Una sorta di via crucis verso la magrezza del protagonista. Ecco quello che ha detto il regista a proposito del film: "Qualche anno fa ho girato un film su una compagnia teatrale che provava il Britannicus di Jean Racine. Joël Lefrançois interpretava il personaggio di Nerone. Lo trovai un attore molto acuto. La sua vitalità e la presenza inequivocabilmente cinematografica mi convinsero a farne il centro e l’anima del mio prossimo film. Provai su di lui varie "sceneggiature su misura". Nessuna era all’altezza di colui che le ispirava. Ricordavano tutte delle fiction letterarie o cinematografiche trite e ritrite. Parlo di quei film in cui il regista propone molto allo spettatore e dove, da un punto di vista cinematografico, non prova nulla. Nel frattempo vedevo Joël, di corporatura già forte, prendere di mese in mese parecchi chili. Ero piuttosto allarmato. Visto che eravamo amici e che lo volevo nel mio film, decisi di parlargli della questione del peso. Mi disse che aveva raggiunto i 155 chili, che era un fatto preoccupante per la sua salute, ma che in quel momento era troppo fragile psicologicamente per cominciare una dieta. […] Fu allora che mi venne l’idea di proporgli come soggetto del film la perdita di peso. Avrebbe potuto trovare un sostegno nelle riprese, l’impegno nei confronti del film avrebbe potuto aiutarlo nel caso gli fosse venuta voglia di mandare tutto al diavolo. In due, uniti dall’amicizia e dalla stima, avremmo potuto fare un film corretto. Spiegai a Joël che non avrei fatto un documentario. Era chiaro che, al di là della perdita di peso direttamente verificabile dallo spettatore, il resto sarebbe stato finzione. Gli dissi che sapevo che dimagrire fino a quel punto era un affare serio. È una cosa che ha un lato divertente, ma nasconde anche molta sofferenza e molta violenza. Soprattutto alla fine della cura, quando le privazioni e la disciplina diventano praticamente insopportabili. Decidemmo che sarebbe stato seguito da un medico nutrizionista. E cominciammo a lavorare".

Il film verrà proposto anche il 3 agosto alle 11.00 al Rex.

Il secondo film in concorso è una pellicola ungherese, "Szép Napok", di Kornel Mundruczo. Qui siamo in una triste storia a tratti deprimenti, dove il regista ritrae la vita grigia e decadente della gioventù ungherese di provincia. Una tematica cara al regista che già in passato ha affrontato la stessa problematica. Al centro della vicenda c’è Peter che rinchiuso in un istituto correzionale, ottiene un permesso per far visita alla sorella Maria. Quando arriva alla lavanderia dove lei lavora, spia di nascosto il parto di una ragazza sconosciuta, il cui bambino viene comprato da Maria. Péter se ne va senza farsi vedere. Due mesi dopo, al suo definitivo rilascio, si reca dal vecchio amico Ákos che si rifiuta però di ospitarlo. Péter vorrebbe partire e non restare in quella lavanderia dove, si sente poco desiderato. Purtroppo il passaporto che gli serve per viaggiare si fa attendere. Nel frattempo lavora presso un ferrivecchi, János, che mantiene Maya, la giovane madre in affitto. Péter la desidera; ma poiché è scritto che la geometria delle attrazioni subisce la legge del triangolo fatale, la ragazza desidera Ákos, il padre del suo bambino. E tuttavia flirta con Péter. János li sorprende e in un attacco di gelosia caccia Maya di casa. Disperata la ragazza cerca di riavere il bambino e supplica Péter di testimoniare in suo favore per ottenerne la custodia. Dal canto suo Maria, per liberarsi della rivale, propone al fratello di partire con Maya, in cambio del passaporto che è riuscita a intercettare. Il film verrà proposto il 3 agosto alle 22.00 al cinema Rex.

 

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE