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RABADANDa Brozz, gli stacanovisti di Rabadan

09.02.24 - 06:30
Sarà un carnevale all'insegna del lavoro per i fratelli produttori e dj
DA BROZZ
Da Brozz, gli stacanovisti di Rabadan
Sarà un carnevale all'insegna del lavoro per i fratelli produttori e dj

BELLINZONA - In Ticino i Da Brozz non hanno certo bisogno di presentazioni. Dietro le maschere con le quali si presentano in scena si celano i dj e produttori comaschi Emanuele e Christian Cattaneo, che da anni sono protagonisti in varie forme della vita notturna cantonale. Ci sono anche loro nella line-up musicale dell'edizione 2024 del Carnevale Rabadan di Bellinzona, prima nel corso della Notte da urlo di venerdì 9 febbraio e poi, nella grande serata di sabato 10 febbraio, con il format "Ma che ne sanno i 2000".

Suonare in un contesto del genere, ci spiega Christian, è sempre entusiasmante. «Siamo partiti dal Ticino, girando poi mezza Europa. Infatti siamo contenti di essere ospiti a Rabadan quest'anno, è una bella cosa».

Dal 2007, anno del loro esordio come Da Brozz (ma per il debutto nel mondo della musica bisogna andare decisamente più indietro), i fratelli Cattaneo hanno collaborato con nomi del calibro di Dj Antoine, Hardwell, Gabry Ponte, Tiësto e molti altri ancora, prendendo parte a eventi che hanno segnato un'epoca sia in Ticino che all'estero. Non è, ovviamente, la loro prima volta in un contesto carnascialesco. «Abbiamo preparato qualcosa per Rabadan ma sostanzialmente il set è sempre quello, che include le nostre produzioni». Le aggiunte fatte per l'occasione hanno «un taglio certamente più festoso, in linea con lo spirito del Carnevale».

La festa, le maschere, i coriandoli. Qualcosa che era presente nelle vite dei fratelli Cattaneo anche prima dell'attività artistica. «Soprattutto il Rabadan e Bellinzona». Quando poi la musica è diventata un lavoro ed è capitato loro di occuparsi della gestione di locali in Ticino, Christian ricorda: «Chiudevamo quando arrivavano i carnevali, era insostenibile tenere aperto in quel frangente. E quindi andavamo anche noi a fare festa».

Veniamo quindi a "Ma che ne sanno i 2000". «È un forma abbastanza conosciuto ormai, che ingloba tutti quelli che hanno vissuto un po' degli anni Novanta e l'inizio dei Duemila. Quindi un mondo completamente diverso rispetto a oggi. Lo show sarà improntato sulla riproposizione di quell'epoca, sia come musica che a livello visivo, con contenuti e stacchetti, magari pubblicitari, che giravano una volta. È un prodotto ben fatto, pensato come si deve».

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