Mel Gibson lo ha annunciato martedì sera, spiegando che lo vedremo al cinema solo tra qualche anno
LOS ANGELES - Lo scorso mese di agosto l'Hollywood Reporter aveva sganciato la bomba: Mel Gibson è al lavoro sul sequel del controverso "La passione di Cristo". L'attore e regista, ospite ieri sera del Late Show di Stephen Colbert, ha rivelato di aver scelto "Resurrezione" come titolo.
L'opera è ancora in fase di scrittura: Gibson si avvale dell'aiuto di Randall Wallace, che lo affiancò per il suo capolavoro "Braveheart". La gestazione, ha spiegato, è lenta e meditata: «Ci vorranno probabilmente altri tre anni, è un grande tema». Il film non sarà una mera narrazione dei tre giorni che passano dalla morte sulla croce alla resurrezione, ma sarà un'indagine dei pensieri e delle sensazioni di chi fu presente e giocò un ruolo nella vicenda raccontata dalle Sacre Scritture.
«Sarebbe stato noioso, e la gente avrebbe pensato “Oh, l'abbiamo già letto”. Cosa successe in quei tre giorni? Non ne sono sicuro, ma è interessante ragionarci sopra, lasciar scorrere la propria immaginazione».
"La Passione di Cristo", con protagonista Jim Caviezel, costò 30 milioni di dollari e ne incassò 612 milioni, ma fece scoppiare roventi polemiche per il punto di vista considerato "integralista" di Gibson. Il sequel riuscirà a fare gli stessi incassi, o addirittura a batterli?