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T-Model Ford, Bettye LaVette, Otis Clay tra gli ospiti della diciottesima edizione in programma da mercoledì 21 a sabato 24 giugno nelle tradizionali sedi di Piazza Grande a Giubiasco e Piazza Governo a Bellinzona
BELLINZONA - Ebbene sì. Son trascorsi già 18 anni dalla prima edizione di Piazza Blues. La rassegna musicale di Bellinzona si appresta così ad entrare nella categoria degli eventi che possono vantare una propria storia. Una storia fatta di momenti di divertimento e di memoriabili concerti all'insegna del blues e del soul.
Un aspetto prettamente ludico, quindi, associato a quello piu prettamente musicale, un binomio che si è rivelato finora sempre vincente. E proprio su queste due componenti verterà la diciottesima edizione in programma dal 21 al 24 giugno.
Tra gli ospiti che arriveranno a Bellinzona troviamo T-Model Ford, artista carismatico del panorama statunitense; Bettye LaVette, considerata la regina della vocalità blues e soul, o Otis Clay che, assieme a Solomon Burke e Al Green rappresenta uno dei pochi e più genuini soul singers ancora in circolazione, portabandiera di quella corrente musicale che, partendo dal gospel ha portato alla nascita del rhythm & blues e alla sua diffusione su scala planetaria.
Anche quest’anno Piazza Blues proseguirà inoltre con la fortunata esperienza iniziata lo scorso anno e tesa ad una valorizzazione delle principali realtà della scena elvetica: ciascuna delle tre serate musicali in Piazza Governo verrà infatti aperta da formazioni scelte all’interno del florido panorama nazionale e che, per l’occasione, si presenteranno con un organico impreziosito da importanti “guest”.
Tra le altre novità va segnalato l’inserimento di una serie di iniziative di carattere strettamente culturale che, nei giorni della rassegna, portaranno a Bellinzona importanti studiosi (da Fabrizio Poggi, autore del fortunato volume “Il soffio dell’anima” e Luigi Monge, studioso di cultura e letteratura nera) che presenteranno, in suggestive ambientazioni i frutti del loro lavoro.
Un evento che punta sulle sinergie
Un evento per crescere e imporsi ha bisogno anche di stabile energie con altre manifestazioni. In questo senso vanno considerati i legami che Piazza Blues a stretto con il Rootsway Blues and Food Festival di Parma, manifestazione che si sta delineando come il festival blues più influente della Penisola grazie ad un’azzeccata filosofia legata al tentativo di riproporre, in luoghi particolarmente suggestivi lungo il Fiume Po, la stessa atmosfera che si può ritrovare nei Festival del Sud degli Stati Uniti, con particolare riferimento al King Biscuit Festival di Helena, Arkansas o il Sunflower Blues Festival di Clarksdale, Mississippi. Riproposizione che passa necessariamente dal reclutamento in loco di musicisti mississippiani, o da zone circostanti, che molto spesso non hanno mai oltrepassato con le loro tournèe i confini del Sud degli Stati Uniti e che ora, oltre che sul “Delta” italiano , si esibiranno (il più delle volte in esclusiva assoluta) sul palcoscenico bellinzonese.
Rilevante infine la collaborazione iniziata negli scorsi mesi con l’Università della Svizzera italiana e sfociata in un importante studio, realizzato da alcuni studenti del Master in Corporate Communication & Marketing che analizza il Festival sotto molteplici aspetti: il suo rapporto con il pubblico, quello con le istituzioni della regione e con l’intero sistema di servizio che lo circonda e che non solo ha fornito all’Associazione importanti elementi per migliorare ulteriormente il prodotto-festival ma che costituisce una importante base di lavoro che potrà, in futuro, essere utilizzata anche da analoghe manifestazioni.
