Il 23 ottobre Jaël ha dato alle stampe “Shuffle The Cards” (Phonag), il suo esordio da solista
BERNA - Il 23 ottobre Jaël ha dato alle stampe “Shuffle The Cards” (Phonag), il suo esordio da solista. Ha vestito il ruolo di vocalist dei Lunik dal 1998 al 2013 e ora, a due anni dallo scioglimento del gruppo, ha dato alla luce quattordici tracce ammalianti - prodotte da Eliot James - in cui torna a sperimentare in territori electro, nutrendoli, questa volta, di riverberi dance, pop, r&b e folk. Diverse, e prestigiose, le collaborazioni, tra le quali figurano i nomi di James Walsh (Starsailor) e di Tom Freund.
Jaël, quando hai incominciato a lavorare al disco?
Nel 2013, nel momento in cui i Lunik hanno finito di esistere. Ero in crisi, davanti a un bivio: dovevo decidere se continuare o fermarmi e scegliere un’altra strada. Come vedi, ho scelto per la prima alternativa (ride). Così, senza una meta ben precisa, ho girato il mondo, incontrando diversi musicisti e produttori. Successivamente, le canzoni hanno incominciato a prendere forma.
Perché questo titolo, “Shuffle The Cards”?
È anche il titolo della prima canzone che ho scritto. La crisi di cui ti parlavo poco fa si riflette al suo interno, ma nel contempo, il brano, è anche l’inizio di un nuovo capitolo della mia esistenza.
Raccontami i testi in generale…
Diciamo che “Shuffle The Cards” è la colonna sonora della mia vita…
E delle differenti influenze musicali confluite nel disco, cosa puoi dirmi?
Il mio cuore è troppo grande per un solo stile, un solo genere musicale. Così, parlandone con Eliot, ho tentato di amalgamare tutto quanto…
Quali i tuoi ascolti?
Beh, sono cresciuta ascoltando i Portishead, Björk, gli Everything But The Girl... In questi ultimi due anni, però, devo dire di essermi focalizzata prevalentemente sulle sonorità folk…
Come è nata la collaborazione con James Walsh?
Il nostro incontro è stato molto divertente: mi trovavo a Londra, in studio con Eliot, e James era nell’altra stanza a registrare. Durante una pausa siamo incontrati per caso in corridoio... Dopodiché, oltre a prendere parte ai cori di “Censor” e di “In Love Again”, ha scritto e registrato con me “Easy Life”.
Ti mancano i Lunik?
Non più… Cédric Monnier (tastiere, pianoforte), comunque, mi accompagnerà in tour…
Per ora non vedo alcuna data nella Svizzera italiana…
Spero di riuscire a organizzarne una al più presto. Adoro il Ticino, anche perché mio marito è per metà luganese… (ride).
Info: jaelmusic.ch