Sindacati e organizzazioni della sinistra hanno proposto una serie di rivendicazioni immediate contro il continuo aumento dei premi
BELLINZONA - Sindacati (USS, Unia, VPOD) e organizzazioni della sinistra (Forum Alternativo, MPS, PC, POP, PS, Scintilla, Verdi) hanno organizzato una manifestazione di protesta contro il continuo aumento dei premi di cassa malati che si è svolta nel pomeriggio di sabato a Bellinzona. Manifestazioni simili si sono svolte anche a Losanna, Neuchâtel, Bienne, Berna e Monthey.
I premi sono aumentati del 150% - A una voce il gruppo ha ribadito che «dall’entrata in vigore della LAMal i premi sono aumentati all’incirca del 150%, cioè circa il doppio rispetto all’aumento, nello stesso periodo, dei cosiddetti costi della salute. Già questa discrepanza segnala una grossa debolezza della LAMal, che sin dall’inizio è stata strutturata basandosi sull’ideologia della concorrenza e del libero mercato, principi che nel settore della salute hanno sempre e solo creato problemi e aumento dei costi, come chiaramente dimostra l’esperienza di tutti i paesi dove questi principi sono stati adottati. Se si considera poi che durante lo stesso periodo di tempo i salari sono sostanzialmente rimasti invariati, è evidente che per la maggior parte della popolazione i premi di cassa malati sono ormai diventati un peso economicamente insopportabile».
Prelievi proporzionali al reddito e alla sostanza - L’invito è quindi quello di avere prelievi proporzionali al reddito e alla sostanza. «Da noi invece i ricchi pagano in proporzione molto meno di chi ha redditi bassi: i premi di cassa malati non incidono in nessun modo sul loro livello di vita. Per le famiglie di redditi medio bassi i premi di cassa malati possono incidere fino ad un terzo del reddito famigliare». Sindacati e organizzazioni della sinistra hanno spiegato che la situazione negli ultimi anni è ancora peggiorata, «in quanto i sussidi cantonali per le fasce meno abbienti della popolazione sono costantemente diminuiti».
Rivendicazioni immediate - Sono state quindi presentate una serie di rivendicazioni immediate. Tra queste le principali sono: moratoria immediata sull’aumento dei premi di cassa malati, creazione di una cassa malati unica finanziata con premi proporzionali al reddito e alla sostanza, aumento dei sussidi per la copertura dei premi (utilizzando i 130 milioni che il cantone ogni anno regala alle cliniche private), controllo dei costi dei farmaci, che rappresentano una voce sempre più importante nella spesa sanitaria, a fronte dei guadagni miliardari delle multinazionali farmaceutiche.
Politica e azienda - La necessità di mobilitazione è stata inoltre motivata con l’impossibilità di avere risposte dai gremi parlamentari. «I partiti come UDC e liberali hanno presidenti dei consigli di amministrazione e i CEO delle casse malati, i cui salari sfiorano ormai il milione all’anno, che gravitano nella loro area politica. Nessuno ha capito invece come si possa realizzare, senza favorire ancora una volta le casse malati, l’iniziativa popolare lanciata recentemente dal PPD sul piano nazionale».