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LUGANOBello Figo, l'estremismo non c'entra

18.05.17 - 06:45
Nonostante i simboli presenti sulla lettera minatoria, l'intimidazione al rapper non avrebbe alcun legame con l'estrema destra
Bello Figo, l'estremismo non c'entra
Nonostante i simboli presenti sulla lettera minatoria, l'intimidazione al rapper non avrebbe alcun legame con l'estrema destra

LUGANO - Una svastica, il simbolo del White Power, la Croce celtica e la scritta Skinhead. Tutto faceva pensare che la lettera minatoria, affissa in varie zone di Lugano nella notte tra giovedì e venerdì scorso e che aveva portato all'annullamento del concerto del rapper Bello Figo, fosse stata partorita da persone legate all'estrema destra. 

Il volantino era infatti stato rivendicato già venerdì sera da un fantomatico e neonato gruppo chiamato “Associazione Nuova Destra” che si era assunto la paternità del gesto. Ma la realtà venuta a galla nei giorni successivi è un'altra.

Stando a quanto emerso dalle indagini - come riportato dalla RSI - non vi sarebbe infatti alcun legame con l'estremismo di destra. Si tratterebbe infatti di un gesto solitario di due giovani. Una "ragazzata" fatta contro un personaggio che i due reputavano «pericoloso». Il ventenne, che si è costituito martedì sera avrebbe infatti dichiarato agli inquirenti che né lui, né il suo amico «non si sarebbero mai aspettati delle conseguenze simili».

In attesa che venga fatta chiarezza sulla vicenda le indagini proseguono. Il secondo giovane autore del volantino dovrebbe presentarsi a breve in procura. Nel confronto dei due ragazzi il procuratore pubblico John Noseda ipotizza i reati di minaccia e coazione per aver indotto la discoteca WKND a cancellare il concerto. Non ci sarebbero invece elementi sufficienti per ipotizzare una condanna per discriminazione razziale.

 

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