Tutti i casi riscontrati dalla fedpol sono legati a questioni di sicurezza e al terrorismo di stampo jihadista
BERNA - L'Ufficio federale di polizia (fedpol) ha già ordinato l'espulsione dalla Svizzera di sette persone dall'inizio dell'anno per ragioni di sicurezza. In tutti i casi, si tratta di rischi legati al terrorismo di stampo jihadista. Durante tutto il 2016, un provvedimento del genere era stato emesso in una sola occasione.
Le decisioni «sono state prese sulla base dell'articolo 68 della legge sugli stranieri», ha indicato oggi all'ats la portavoce della fedpol Lulzana Musliu, confermando quanto riportato dal portale della NZZ. La sostanziosa crescita delle espulsioni è da far risalire alla comparsa di nuove forme di minaccia.
Delle otto persone per cui è stato predisposto il rimpatrio - tenendo anche conto di quella così sanzionata l'anno scorso - quattro hanno già lasciato la Confederazione. Per le restanti, l'esecuzione del provvedimento è impossibile oppure l'iter dei ricorsi non è ancora giunto al termine.
Altre 21 procedure, aperte negli scorsi due anni, sono tuttora pendenti: nessuna è stata archiviata. Secondo la legge, la fedpol può, dopo aver consultato il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC, intelligence), disporre l'espulsione di uno straniero qualora giudicasse in pericolo la sicurezza interna o esterna della Svizzera.