L’avvocato punta il dito contro chi «ha esposto alla gogna un docente fregandosene dei suoi obblighi di servizio». E attacca anche Bertoli
BELLINZONA - È di ieri la notizia di una presunta inchiesta amministrativa aperta nei confronti di un docente del Liceo di Bellinzona. Tuto Rossi, avvocato difensore, denuncia la fuga di notizie come «l’ennesima violazione del segreto di funzione da parte di organi dello Stato».
L’avvocato si augura che il Consigliere di Stato Manuele Bertoli apra un’inchiesta interna «per fare sputare il rospo al funzionario che, fregandosene dei suoi obblighi di servizio, ha esposto alla gogna un docente».
La notizia, data dalla Rsi, menziona più segnalazioni da parte di studenti nei confronti del docente - prossimo alla pensione e ora in malattia - per atteggiamenti irrispettosi, ma anche di inviti all’uomo da parte della scuola a cambiare condotta. «Particolari disonorevoli e falsi», tuona Tuto Rossi.
Il difensore punta il dito contro Bertoli: «Se non lo fa (aprire un’inchiesta interna, ndr.), è meglio che si faccia da parte». E conclude tirando in causa tutto il Governo ticinese: «Abbiamo chiuso l’anno con un Consigliere di Stato onnipresente su Facebook ma che confessa di non conoscere cosa fanno i suoi funzionari, e non vorremmo iniziare il nuovo anno con la medesima storia. In questi momenti difficili, il Ticino ha bisogno di Consiglieri di Stato capaci di tenere in pugno l’amministrazione cantonale, e non di politici in perenne campagna elettorale».