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ZURIGOCondannata aiutante del boss belga Bressers per riciclaggio di denaro

18.04.24 - 15:52
I fondi sono stati usati, tra l'altro, per acquistare un terreno sul lago di Costanza.
Archivio Ti Press
Fonte ats
Condannata aiutante del boss belga Bressers per riciclaggio di denaro
I fondi sono stati usati, tra l'altro, per acquistare un terreno sul lago di Costanza.

ZURIGO - Il Tribunale distrettuale di Zurigo ha condannato oggi una donna - una cittadina elvetica di 36 anni - per riciclaggio di denaro. La fiduciaria della Svizzera orientale è parte di una rete che ha permesso al signore della droga belga Flor Bressers di vivere nella Confederazione.

Secondo l'accusa, la donna ha preso ripetutamente soldi dal boss soprannominato "Tagliadita", sebbene dovesse essere cosciente del fatto che il denaro proveniva dal narcotraffico.

L'imputata versava i soldi sul proprio conto o lo trasferiva a una complice o su un conto bancario aziendale. Tra le altre cose ha utilizzato i fondi per acquistare un terreno sul Lago di Costanza. Una parte è riconfluita a Bressers, che si è comprato tra l'altro un impianto Hi-Fi/TV di lusso per 70'000 franchi.

In questo modo la 36enne ha complicato la confisca di 320'880 franchi, si legge nell'atto d'accusa. La donna ha realizzato introiti pari a 51'000 franchi, e indirettamente di altri 100'000 franchi per gli appartamenti ancora in vendita del progetto edilizio nel canton Turgovia.

Il processo si è svolto con una procedura abbreviata. Il Tribunale ha confermato la proposta di pena del ministero pubblico e della difesa. All'imputata sono state comminate una pena detentiva di dodici mesi e una pena pecuniaria di 90 aliquote giornaliere da 110 franchi. Entrambe sono sospese condizionalmente per due anni. Inoltre la fiduciaria deve versare allo Stato un risarcimento di 120'000 franchi.

Dopo una condanna in Belgio nel 2020, Bressers si era nascosto in Svizzera con la sua compagna. Venne arrestato nel 2022 a Zurigo ed estradato. Nel luglio scorso il Tribunale distrettuale della città sulla Limmat aveva inflitto, in contumacia, alla fidanzata due anni di carcere con la condizionale e una pena pecuniaria di 100 aliquote giornaliere da 60 franchi pure sospesa condizionalmente.

Anche altre persone avrebbero aiutato Bressers a darsi alla macchia nella Confederazione. Secondo CH Media siederebbe in detenzione preventiva un "concierge di lusso" che avrebbe anch'egli riciclato denaro.

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