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SVIZZERA/UCRAINA«Ogni nazione amante della pace è interessata al vertice in Svizzera»

02.05.24 - 10:42
L'appello su "X" del presidente ucraino Zelensky in vista del summit del 15 e 16 giugno sul Bürgenstock.
Imago
Fonte Red
«Ogni nazione amante della pace è interessata al vertice in Svizzera»
L'appello su "X" del presidente ucraino Zelensky in vista del summit del 15 e 16 giugno sul Bürgenstock.

BERNA - La guerra in Ucraina procede senza sosta e senza esclusione di colpi. Solo poche ore fa la notizia secondo la quale la Russia avrebbe usato un'arma chimica contro le forze ucraine.

Nel frattempo si avvicina la data prescelta per il summit di pace organizzato in Svizzera i prossimi 15 e 16 giugno e il presidente ucraino lancia un appello su "X

E solo pochi minuti fa il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha rilanciato l'importanza del vertice con un messaggio su "X". Chiaro il messaggio. «Il vertice servirà da piattaforma per discutere le modalità per raggiungere una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Tutti gli Stati invitati al vertice hanno dimostrato il loro impegno verso questi principi», si legge.

«Sono certo che ogni nazione amante della pace nel mondo sia interessata a partecipare al Vertice, perché il suo significato va ben oltre l'Ucraina. Si tratta del ruolo globale di ogni nazione, nonché del rispetto autentico del diritto internazionale e della coesistenza pacifica in tutto il mondo. Queste regole comuni, sancite dalla Carta delle Nazioni Unite, proteggono tutte le nazioni da attacchi e violenze. È quindi nostra responsabilità globale condivisa proteggerle con azioni concrete e non solo a parole. Questo è l'obiettivo del primo Vertice per la pace in Svizzera», chiude il presidente ucraino.

Contemporaneamente anche la presidente della Confederazione Viola Amherd ha ribadito, sempre su"X", di essere «onorata di invitare i leader globali al primo Summit sulla Pace».

Il vertice - La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni alla Conferenza per la pace in Ucraina che si terrà sul Bürgenstock (NW) dal 15 al 16 giugno. All'appuntamento sono attesi membri dei paesi del G7, G20, e dei BRICS, nonché dell'ONU e del OCSE, come anche il Vaticano.

Assente, perché non invitata, la Russia. Mosca ha finora sempre snobbato questo evento. Per il capo della diplomazia elvetica, Ignazio Cassis, è tuttavia chiaro che una soluzione al conflitto in corso non può prescindere dal coinvolgimento di Mosca.

«Il vertice a livello di capi di Stato e di Governo, convocato su richiesta Ucraina - rammenta il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) sul suo portale web - si propone di sviluppare una visione comune verso una pace giusta e duratura in Ucraina. Ciò dovrebbe costituire la base per un processo di pace».

Il vertice si baserà sulle discussioni svoltesi negli ultimi mesi, in particolare sulla formula di pace ucraina e su altre proposte di pace basate sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale.

L'obiettivo principale dell'incontro è quello di ispirare un futuro processo di pace. A tale scopo, la conferenza mira a fornire una piattaforma di dialogo sui modi per raggiungere una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina, basata sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite e a promuovere una comprensione comune di un quadro normativo per raggiungere questo obiettivo. Alla fine di dovrà definire una roadmap per coinvolgere entrambe le parti in un futuro processo di pace.

Frattanto, il 25 di marzo scorso, lo stesso Zelensky aveva dichiarato che la Russia si stava preparando a fermare il vertice globale sulla pace.

"Abbiamo precise informazioni di intelligence, dati specifici secondo cui la Russia non solo vuole interrompere il vertice di pace ma ha anche un piano specifico su come farlo, come ridurre il numero dei paesi partecipanti, come agire per garantire che non ci sia pace ancora più a lungo", aveva dichiarato Zelensky durante un incontro con i capi delle missioni estere e delle organizzazioni internazionali accreditate in Ucraina e quelli delle istituzioni diplomatiche ucraine all'estero

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