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Togni è sicuro, il Losanna ha i mezzi per ostacolare lo Zurigo: «I vodesi sono molto fisici e questa caratteristica sta infastidendo i Lions».
Il 50enne si è anche espresso a proposito di Connor Hughes: «Ha alzato il proprio livello e si sta rivelando decisivo. È un portiere fenomenale».
ZURIGO - Nella serata odierna - giovedì 25 aprile - è in programma gara-5 della finalissima dei playoff di National League, fra Zurigo e Losanna (ore 20).
La serie è in perfetta parità (2-2) e c'è da credere che i vodesi faranno di tutto per mettere il bastone fra le ruote ai Lions - dominatori della regular season - e per provare a espugnare la Swiss Life Arena. «È una finale molto equilibrata, entusiasmante e spettacolare», sono state le prime parole di Stefano Togni, ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni '90. «Anche se lo Zurigo ha dominato la regular season a questo punto dei playoff non conta più niente, visto che in finale le due squadre sono ripartite da zero. In ogni caso il Losanna non è una sorpresa, anche perché nel proprio roster può vantare dei giocatori di assoluto valore, molto forti fisicamente, capaci di sacrificarsi per il gruppo e di trovare anche con frequenza la via della rete. In gara-4 hanno lottato con il coltello fra i denti e hanno dimostrato di essere pronti. Il Losanna sta preparando il colpaccio in vista del quinto confronto».
Entrambe le formazioni hanno ottenuto due successi ciascuno fra le mura amiche, con i romandi che si sono però resi più pericolosi in trasferta rispetto ai Lions. «I vodesi hanno vinto bene a domicilio e bisogna dire che anche nelle due partite giocate fuori casa sono sempre stati molto vicini nel punteggio allo Zurigo ed è mancato davvero poco che facessero il break. Sono dell'idea che lontani dalle mura amiche i romandi abbiano espresso un bel gioco e che in alcuni frangenti avrebbero anche meritato qualcosa in più. Dal canto loro i Lions avranno una pressione enorme sulle spalle, visto che non potranno sbagliare davanti ai loro tifosi. Sono curioso di vedere come imposteranno la partita, mi aspetto una battaglia».
Che duello hai visto finora? «I vodesi sono molto fisici e questa caratteristica sta infastidendo i Lions, che a loro volta hanno dei giocatori tecnicamente sopra la media. I romandi hanno capito che giocando in una certa maniera sono in grado di mettere in difficoltà i loro avversari e sono anche riusciti a trovare le contromisure per tenere sotto controllo i giocatori più pericolosi dello Zurigo. Gli stranieri dei vodesi stanno invece esprimendo un livello di gioco molto alto, mentre i Lions hanno per esempio perso lo smalto di Fröden e Lehtonen, autori di molti punti durante la regular season, ma leggermente in ombra in questi playoff. Dovrebbero cercare di alzare l'asticella».
Un successo alla Swiss Life Arena permetterebbe poi al Losanna di chiudere i conti a domicilio in gara-6. «Se i Lions dovessero arrendersi in casa, sarebbe molto difficile per loro espugnare in seguito la Vaudoise Arena. La piazza è molto calda ed è motivata a sostenere al massimo i propri beniamini, che potrebbero salire per la prima volta nella storia sul tetto svizzero. La truppa di Geoff Ward si è finora resa protagonista di un campionato eccezionale e non ha niente da perdere. La squadra gioca con malizia e con una certa arroganza e questo può rivelarsi un vantaggio, poiché possono scendere sul ghiaccio più tranquilli. Connor Hughes? Ha alzato notevolmente il proprio livello e si sta rivelando decisivo. È un portiere fenomenale e con i suoi interventi ha dimostrato tutto il suo valore, contribuendo finora alle ottime prestazioni fornite dal Losanna».
