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23.02.24 - 08:01
Airbnb ha celebrato di recente il raggiungimento di cinque milioni di host, ovvero di alloggi presenti sulla piattaforma.
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Airbnb ha celebrato di recente il raggiungimento di cinque milioni di host, ovvero di alloggi presenti sulla piattaforma.

Proprio a ridosso di San Valentino Airbnb ha diffuso una comunicazione per celebrare un traguardo che ha dell’incredibile: sono stati raggiunti i 5 milioni di host, ovvero di alloggi presenti sulla piattaforma digitale.

Un traguardo che si è ottenuto in soli 17 anni, visto che la piattaforma ha avuto il suo avvio nel 2007, un anno dopo l’uscita di un film come “L’amore non va in vacanza”, che in parte ne anticipava l’idea alla base. Nel film – ricordiamo - una produttrice americana, con il volto di Cameron Diaz e una giornalista inglese, interpretata da Kate Winslet, sono entrambe deluse dalle rispettive storie d'amore. Quindi, decidono, pur non conoscendosi, di scambiarsi gli appartamenti via internet e trascorrere un periodo di vacanza l’una nella casa dell’altra. Le abitazioni sono un villone californiano lussuoso e un romantico cottage immerso nella campagna inglese. La decisione è, per entrambe, vincente e diventa l'occasione per riscoprire le gioie dell'amore e se stesse.

Ma tornando ai numeri rilasciati da Airbnb, gli ospiti hanno effettuato complessivamente più di 1,5 miliardi di check-in, accogliendo persone provenienti da oltre 200 Paesi e regioni. Quasi l'85% degli alloggi/host si trova al di fuori degli Stati Uniti e dopo gli US, i Paesi con il maggior numero di host sono: Francia, Brasile, Italia, Regno Unito e Spagna. I proprietari di alloggi che utilizzano la piattaforma Airbnb per affittare le proprie case hanno guadagnato complessivamente 250 miliardi di dollari dall’inizio dell’attività. I pernottamenti e le esperienze prenotate attraverso la piattaforma sono aumentati del 12% su base annua a 98,8 milioni. Il 55% di queste sono state prenotate tramite la sua app. La società segnala che i ricavi del quarto trimestre sono aumentati del 17% su base annua a 2,22 miliardi di dollari, rispetto ai 2,16 miliardi di dollari stimati e prevede di riacquistare nuove azioni per 6 miliardi di dollari nel tentativo di "reinventare" se stessa.

Come osserva Pierluca Santoro nel suo digest infrasettimanale DigitalMente: «Per avere un termine di paragone, in confronto con i cinque milioni di alloggi presenti su Airbnb, il colosso dell’hotellerie Marriot International è la più grande catena alberghiera al mondo, con 31 brand diversi (tra cui Accor, Hilton, InterContinental…), 8.194 hotel e oltre un milione e mezzo di camere in 138 Paesi. Ovvero, dispone di meno di un terzo di capacità ricettiva rispetto a Airbnb, che tra l’altro non ha necessità di realizzare investimenti nella realizzazione, o acquisto, e manutenzione delle strutture, visto che non sono di sua proprietà. E infatti su 9,9 miliardi di ricavi nel 2023 l’Ebitda stato pari a 3,7 miliardi, pari al 37.3%. Non male davvero per una società che fino al 2007 non era ancora sul mercato».


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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