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STATI UNITI«In America non c'è posto per l'antisemitismo»

07.05.24 - 20:54
Nella giornata in cui si ricordano le milioni di vittime fatte dai nazisti, Joe Biden avverte gli studenti che protestano contro Israele.
keystone-sda.ch / STF (Evan Vucci)
Fonte ats ans
«In America non c'è posto per l'antisemitismo»
Nella giornata in cui si ricordano le milioni di vittime fatte dai nazisti, Joe Biden avverte gli studenti che protestano contro Israele.

WASHINGTON - L'antisemitismo è un «virus che muta e continua nel tempo» e, per questo, bisogna continuare a combatterlo. Nella giornata in cui si ricordano i 6 milioni di persone sterminate dai nazisti, Joe Biden avverte che l'odio nei confronti degli ebrei è più attuale che mai e ammonisce gli studenti, che da settimane protestano contro Israele, che «in America non c'è spazio per l'antisemitismo».

Il presidente degli Stati Uniti ha tenuto un discorso al Congresso davanti allo speaker della Camera Mike Johnson, il leader della minoranza democratica Hakeem Jeffries e decine di sopravvissuti all'Olocausto. A loro Biden si è rivolto - «non possiamo dimenticare il dolore dei sopravvissuti» - ripercorrendo gli orrori del genocidio messo in atto da Adolf Hitler oltre 75 anni fa. E proprio per tenere il vivo il ricordo dello sterminio il commander-in-chief ha insistito che gli attentati compiuti da Hamas lo scorso 7 ottobre sono l'espressione della stessa crudeltà. «L'odio verso gli ebrei è cresciuto in modo feroce in tutto il mondo e il 7 ottobre Hamas lo ha portato alla vita con l'attacco più letale dall'Olocausto», ha sottolineato. «E sette mesi dopo stiamo già dimenticando. Io non ho dimenticato e non dimenticherò».

Quanto alle manifestazioni nelle università contro la guerra a Gaza Biden ha ammonito che «non c'è posto nei campus americani e in generale in America per l'antisemitismo o l'incitamento all'odio o le minacce di violenza di qualsiasi tipo». Il presidente ha ribadito l'importanza della libertà di parola e il rispetto per le «proteste pacifiche». Si tratta di una questione delicata per l'amministrazione che nelle ultime settimane, con l'intervento delle forze dell'ordine che hanno smantellato gli accampamenti in diversi atenei e arrestato oltre 2000 persone, si trova in difficoltà nei confronti dei giovani liberali e teme di perdere il loro voto.

D'altra parte, secondo un sondaggio di Generation Lab, solo una piccola parte degli studenti negli Stati Uniti considera il conflitto in Medio Oriente una questione centrale nelle loro vite. Secondo la statistica, solo l'8% degli universitari americani ha partecipato alle manifestazioni nei campus - da entrambe le parti - e tra una serie di opzioni la guerra a Gaza è stata classificata come la meno rilevante dietro a riforma sanitaria, giustizia razziale e i diritti civili, uguaglianza economica, accesso all'istruzione e cambiamento climatico. Inoltre, circa il 34% incolpa Hamas per l'attuale crisi, il 19% il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il 12% il popolo israeliano e solo il 12% Biden. L'81%, infine, ritiene che i manifestanti che hanno distrutto o vandalizzato o occupato edifici dovrebbero essere perseguiti.

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