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LUGANOInterrogativi sulla presenza dei City Angels a Lugano

05.06.14 - 12:02
I consiglieri comunali socialisti sottopongono al Municipio un'interrogazione per chiedere chiarimenti sugli obiettivi dei City Angels
Foto d'archivio (Tipress)
Interrogativi sulla presenza dei City Angels a Lugano
I consiglieri comunali socialisti sottopongono al Municipio un'interrogazione per chiedere chiarimenti sugli obiettivi dei City Angels

LUGANO - Il lavoro dei City Angels tra le vie del centro di Lugano suscita qualche perplessità. Attivi ormai dallo scorso febbraio, con tanto di benedizione da parte del Municipio, i membri dell'Associazione girano di sera per le zone del centro cittadino con l'obbiettivo dichiarato di fornire assistenza ai bisognosi, toccando circostanze complesse quali ad esempio lo spaccio.

Il loro operato, come dicevamo, fa storcere il naso a qualcuno. Soprattutto sull'opportunità di avere un servizio di questo tipo in una città come Lugano dove il tasso di criminalità, o quanto meno la presenza di bisognosi per le vie cittadine, è per lo più ridotto. 

A puntare il dito sui City Angels è il partito socialista che ha presentato in Municipio un'interrogazione, e ci va giù pesante. "Legittimare la presenza di tali formazioni comporterebbe  un’accresciuta ‘‘militarizzazione’’ del territorio, la cui gestione dovrebbe essere invero affidata all’ente pubblico" si legge nel testo, il cui primo firmatario è Edoardo Cappelletti, Consigliere comunale di Lugano (PC, Gruppo PS), il quale fa notare che "Lugano si attesta fra le città più sicure di tutta la Svizzera" pertanto "il presidio in divisa dei City Angels rappresenta anche un potenziale fattore di crescita dell’insicurezza soggettiva nella popolazione; conseguentemente, l’effettiva utilità degli stessi ne risulta considerevolmente ridotta".

Nell'interrogazione i socialisti chiedono al Municipio quali rapporti sono intercorsi ad oggi fra le autorità comunali, gli enti preposti alla sicurezza del territorio e i City Angels.

I consiglieri comunali che hanno sottoscritto il documento chiedono, inoltre se non vi è il rischio di "legittimare una forma di sicurezza svincolata da qualsivoglia mandato pubblico e di creare precedenti per la formazione di analoghe associazioni". 

Secondo gli esponenti socialisti i fenomeni riguardanti lo spaccio, il disagio giovanile e la violenza, vista la loro delicatezza, andrebbero affrontati dai relativi organi istituzionali e non dai City Angels, che in Italia sarebbero retribuiti a fronte del servizio offerto. E a Lugano? Saranno pagati? 

Infine si chiede al Municipio quali saranno i passi per implementare l'approccio di prossimità e se non è stata valutata la possibilità di incoraggiare una regionalizzazione dell'operato grazie al coinvolgimento dei comuni limitrofi.

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