Cerca e trova immobili

CONFINE / SVIZZERAFrontalieri, Lara Comi: "Intervenga l'UE"

07.02.14 - 14:04
L'europarlamentare invita l'Alto rappresentante per la politica estera Ue "a prendere dei provvedimenti affinché gli sforzi diplomatici non restino soltanto sulla carta"
None
Frontalieri, Lara Comi: "Intervenga l'UE"
L'europarlamentare invita l'Alto rappresentante per la politica estera Ue "a prendere dei provvedimenti affinché gli sforzi diplomatici non restino soltanto sulla carta"

BERNA - "Trovo che queste continue provocazioni, oltre ad alimentare un clima di odio e di xenofobia, debbano essere prese in considerazione nel quadro degli accordi in essere e in corso di negoziazione fra Ue e Confederazione Elvetica". Lo scrive l'europarlamentare italiana di Forza Italia, Lara Comi, in una lettera indirizzata a Catherine Ashton in merito alla votazione federale di domenica sull'immigrazione.

 

Una consultazione, spiega Comi, voluta dal maggiore partito locale, l'Udc, per stabilire dei tetti massimi all'immigrazione rivedendo gli accordi bilaterali Svizzera-Unione Europea, in vigore dal 2002, che regolano la circolazione dei cittadini Ue all'interno della Confederazione Elvetica.

 

Nella missiva Lara Comi invita l'Alto rappresentante per la politica estera Ue "a prendere dei provvedimenti affinché gli sforzi diplomatici non restino soltanto sulla carta" e a "intraprendere azioni concrete affinché tali incresciosi episodi cessino".

 

"Al benessere del Canton Ticino - continua Comi - contribuiscono anche i 60mila frontalieri italiani che hanno diritto di lavorare e non meritano di subire campagne denigratorie a orologeria o politiche tese a limitarne la mobilità. Il ministro Saccomanni ha affermato che a breve, entro maggio, sarà siglato l'accordo quadro con la Svizzera che regolamenterà diverse questioni, tra cui quella fiscale relativa ai 180 miliardi di capitali italiani custoditi nelle banche elvetiche - conclude Comi -.

 

"Mi auguro che al centro dell'accordo ci sia anche la questione dei frontalieri e che siano date risposte chiare e non penalizzanti, a cominciare dal mantenimento al 38% dell'aliquota relativa ai ristorni, contro la volontà ticinese di ridurla, onde evitare effetti deleteri sui bilanci dei Comuni lombardi di confine".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE