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CANTONECentro di Competenza in materia di trasporto e mobilità, il PS chiede lumi

04.03.13 - 10:05
Centro di Competenza in materia di trasporto e mobilità, il PS chiede lumi

BELLINZONA - Sulla questione della realizzazione di un Centro di Competenza in materia di trasporto e mobilità ferroviaria si sono chinati, per il gruppo socialista, Pelin Kandemir Bordoli, Saverio Lurati, Ivan Cozzaglio.

"Quando nella primavera del 2008, le FFS espressero l’intenzione di esternalizzare la manutenzione dei carri merci dalle Officine FFS di Bellinzona (Obe) e di trasferire la manutenzione delle locomotive alle Officine di Yverdon, le maestranze scesero in sciopero e tutto il Cantone Ticino si mobilitò - si legge nell'interrogazione inviata al Consiglio di Stato -. Da qui prese origine anche l’iniziativa popolare “Giù le mani dalle Officine: per la creazione di un polo tecnologico-industriale nel settore del trasporto pubblico”, che ha raccolto quasi 15’000 firme".

 

Bisogna pure ricordare che, al fine di poter avere una base conoscitiva per delineare possibili percorsi di sviluppo di medio e lungo termine, il 12 novembre del 2008 il Consiglio di Stato diede mandato alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) di realizzare uno studio per approfondire lo sviluppo economico e aziendale dell’OBe.

 

Nel maggio del 2010 la SUPSI ha consegnato lo studio, indicando tre scenari di sviluppo:

– S1: Declino programmato (ottica: l’OBe è un centro di costo);

– S2: Centro di competenze in materia di trasporto e mobilità ferroviaria (autonomia decisionale necessaria per agire in rete e sul mercato terzi);

– S3: Centro di profitto (forte autonomia decisionale).

 

Il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuno approfondire la realizzazione del secondo scenario, quello relativo alla creazione di un Centro di competenze in materia di trasporto e mobilità ferroviaria; scenario che, valutati i diversi elementi in campo, appare come il più realisticamente auspicabile e sostenibile. Le FFS si sono pure dichiarate interessate all’approfondimento dello scenario 2.

 

"I rappresentanti dei lavoratori dell’OBe - si prosegue nell'interrogazione - hanno visto in questo scenario una concretizzazione delle istanze proposte dall’Iniziativa popolare “Giù le mani…”, in particolare la possibilità di considerare l’OBe come un bene comune di tutta la popolazione della Svizzera italiana".

 

"Il Centro di competenze, dovrà scaturire da un processo di apprendimento che parte dall’OBe e coinvolge tutte le realtà FFS correlate e tutti gli attori e le strutture operanti sul nostro territorio, considerandone le relazioni e le connessioni. L’obiettivo è quindi quello di svilupparsi ulteriormente all’interno di un sistema regionale d’innovazione strutturato che coinvolga non solo la regione funzionale del Bellinzonese, ma anche altre regioni del Cantone dove si trovano concentrate le maggiori attività legate ai trasporti ferroviari, (Mendrisiotto, Riviera e Leventina in primis)".

 

Partendo da questi presupposti, nella primavera del 2012 il Consiglio di Stato dava mandato alla BDO (vincitrice del concorso) di elaborare uno studio di fattibilità per la realizzazione di un Centro di Competenze ferroviarie, partendo dalla struttura dell’Officina di Bellinzona. "Dopo una prima fase positiva seguita da una presentazione intermedia - si legge nella nota odierna -, si è venuti a conoscenza dello studio AREA delle FFS che ha creato confusione e incertezza e sta destabilizzando il proseguimento dei lavori. Appare per lo meno singolare e sospetto nei tempi che ancora prima di concludere i lavori dello studio di fattibilità affidata alla BDO, emergono altri studi e proposte avanzate unilateralmente dalle FFS. Infatti in questi ultimi mesi abbiamo assistito a diverse discussioni e polemiche su questo studio, per il quale le FFS hanno dato mandato ad un comitato, formato da personalità ticinesi attive nell’industria, commercio e la politica".

 

"Questo studio denominato AREA serve per “analizzare quali potenziali sostenibili di sviluppo potrebbero esserci, nel caso in cui si dovesse presentare la possibilità di un uso parziale dell’area (delle Officine). Come precedentemente scritto ancora prima di conoscere le conclusioni dello studio di fattibilità sono emerse da parte delle FFS nuove proposte e piste di lavoro".

 

In seguito alla sottoscrizione Memorandum d'intenti firmato venerdì 1 marzo a Berna dalle Ferrovie federali svizzere e dal Consiglio di Stato sulla realizzazione di un Centro di competenze nei settori dei trasporti e della mobilità ferroviaria in Ticino, il gruppo PS ritiene positivo che il Consiglio di Stato abbia voluto chiarire gli aspetti inerenti la realizzazione del centro di competenze con le FFS.

 

Sulla base di queste premesse al Consiglio di Stato vene chiesto di specificare alcuni aspetti: in modo particolare se fino alla presentazione dello studio della BDO, le FFS si impegneranno a non prendere decisioni o mutamenti di progetti che potrebbero penalizzare le Officine e il futuro centro di competenze.

 

 

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