Cerca e trova immobili

CANTONECaccia agli ungulati, modalità da rivedere

15.02.13 - 09:01
Caccia agli ungulati, modalità da rivedere

LUGANO - Il deputato della Lega dei Ticinesi Stefano Fraschina ha presentato un'iniziativa parlamentare nella forma generica "Per una gestione mirata dei cervi su scala cantonale".

Fraschina osserva come l’attività venatoria sul nostro territorio sia ormai divenuta una pratica essenziale per poter stabilizzare e gestire le popolazioni di ungulati. "I danni arrecati annualmente alle colture impongono un piano d’abbattimento che possa limitare questo fenomeno".

 

Tuttavia sarebbe necessario un radicale cambiamento in seno al regolamento d’applicazione sulla caccia. "La pressione sui cervi nel periodo tardo-autunnale, esercitata in modo secondo me sconsiderato e penalizzante per la struttura dei branchi in pieno periodo migratorio" afferma Fraschina, "anno dopo anno sta intaccando pesantemente gli effettivi nelle valli superiori". L'azione mirata deve essere esercitata nel fondovalle.

 

Con l’iniziativa parlamentare in oggetto il granconsigliere leghista propone mirate e sensibili modifiche alle modalità ed ai periodi di prelievo: l’allungamento del periodo destinato alla “caccia alta” fino al 30 settembre, l'ampliamento graduale delle zone cacciabili e quello deciso dei giorni destinati alla cattura di femmine e cerbiatti dell’anno durante la caccia alta. "Da troppi anni ormai si è deciso di raggiungere il piano d’abbattimento ricorrendo ad un prelievo tardo-autunnale quantomeno discutibile e perfettibile".

 

In considerazione di quanto esposto, invitiamo il Consiglio di Stato a presentare mirate modifiche al regolamento d’applicazione sulla caccia che tengano conto dei seguenti punti:

 

1) Prendere seriamente in considerazione una modalità di prelievo per il cervo, dopo accurati e dettagliati censimenti sul territorio cantonale, che consideri principalmente la densità e gli spostamenti della popolazione degli ungulati e soprattutto le particolarità del territorio distretto per distretto.

 

2) Definire al più presto un funzionale e monitorato piano “a macchia di leopardo” delle bandite cantonali, con il quale sarà molto più credibile e presentabile il piano di abbattimento annuale su scala cantonale.

 

3) Valutare la possibilità (secondo il modello attuato nel Canton Grigioni) di allungare la durata del periodo destinato alla caccia alta fino al 30 di settembre ed incentivare la cattura del piccolo dell’anno (rispetto alle femmine) durante la caccia tardo-autunnale.

 

4) Presentare un regolamento d’applicazione che punti di conseguenza, al raggiungimento del piano d’abbattimento sul fondovalle (zone prettamente destinate alle colture e maggiormente colpite dai danni provocati dagli ungulati), e tutelare maggiormente le popolazioni dei cervi nell’Alto Ticino.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE