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CANTONE«Ora bisogna ricucire le divisioni create dalla pandemia»

16.02.22 - 14:58
Il Consiglio di Stato commenta con favore gli allentamenti decisi da Berna e invita alla prudenza
Tipress
«Ora bisogna ricucire le divisioni create dalla pandemia»
Il Consiglio di Stato commenta con favore gli allentamenti decisi da Berna e invita alla prudenza
Il Governo ricorda che da domani anche nelle scuole decade l'obbligo mascherina

BELLINZONA - Una decisione accolta con positività, fiducia nel futuro, ma anche l'invito a ricordare che la pandemia non è finita. Questa, in sintesi, la prima reazione del Consiglio di Stato all'allentamento delle misure di contenimento annunciate oggi dal Consiglio federale. Un allentamento che, scrive il Governo, «segna l’entrata in una nuova fase della pandemia».

Fiducia e prudenza - Il Consiglio di Stato accoglie positivamente la decisione e «guarda con fiducia al futuro: grazie a un buon grado di immunità, alla responsabilità individuale e all’esperienza acquisita possiamo ora continuare a convivere con il virus senza ulteriori provvedimenti. Occorre tuttavia ricordare che la pandemia non è terminata e che la prudenza rimane essenziale».

Le raccomandazioni - Il cambiamento viene sottolineato con il passaggio al colore «blu» della campagna cantonale di sensibilizzazione e con un aggiornamento delle raccomandazioni. «Particolare attenzione andrà posta nei confronti delle persone più vulnerabili che dovranno continuare a proteggersi ed essere protette attraverso i comportamenti ormai noti: uso della mascherina, igiene, distanziamento, arieggiamento dei locali e vaccinazione. In caso di sintomi, rimane inoltre fondamentale porsi immediatamente in isolamento e sottoporsi a un test».

Via la mascherina a scuola - Sempre oggi il Consiglio di Stato ha deciso di abrogare il decreto esecutivo del 3 gennaio 2022 sui provvedimenti in materia di contenimento del contagio da COVID-19 nelle scuole. Cade di conseguenza, da domani 17 febbraio 2022, anche l’obbligo dell’uso della mascherina a scuola.

Grazie a tutti - Il Governo ticinese coglie l’occasione per rivolgere «un pensiero di gratitudine a tutta la popolazione ticinese che durante tutta la crisi ha dimostrato responsabilità personale e collettiva e si è distinta per il proprio spirito di adattamento. Un ringraziamento particolare va al personale delle strutture ospedaliere e, più in generale, al sistema sanitario ticinese che ha profuso uno sforzo immenso, tuttora in corso. Non vanno infine dimenticati gli altri settori della nostra economia e della nostra società, che hanno contribuito –  direttamente o indirettamente – alla buona gestione di questa situazione del tutto eccezionale». Il Governo ricorda inoltre con cordoglio le molte persone decedute in questi lunghi mesi e rivolge un pensiero di vicinanza – a nome di tutta la collettività – alle loro famiglie e a tutte le persone ancora ospedalizzate e a quelle toccate dagli effetti a lungo termine della malattia.  

Ricucire il tessuto sociale - Al di là degli aspetti sanitari ed economici, il Consiglio di Stato auspica che «i prossimi mesi siano l’occasione per avviare un lavoro, personale e collettivo, di ricucitura anche delle divisioni che si sono create durante la pandemia. Il ritorno a una nuova normalità passerà anzitutto dal recupero del sentimento di coesione che è indispensabile al buon funzionamento del Paese. Si tratta di un impegno che spetta a ognuno di noi, anche per onorare chi ha sofferto e continua a soffrire a causa delle conseguenze della crisi».

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