L'Mps punta il dito contro la Scuola di Moda di Chiasso. Costi troppo elevati rispetto all'impatto sul territorio
CHIASSO - Il gioco della moda non vale la candela, per l'Mps. In un'interpellanza odierna al Consiglio di Stato, il Movimento per il socialismo solleva alcuni dubbi sulla Scuola di Moda di Chiasso, e chiede lumi sull'impatto economico del progetto.
Il costo dell'opera - 53 milioni di franchi - non sarebbe giustificato dai possibili benefici per il territorio, scrivono i granconsiglieri Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori. Il nuovo Polo presentato settimana scorsa nella città di confine accoglierà la Scuola d’arti e mestieri di sartoria e la Scuola specializzata superiore di abbigliamento e design della moda, attualmente a Viganello.
I tre deputati fanno notare che, su un bacino di circa 2mila impieghi attualmente generati dalla Fashion Valley ticinese, i posti di lavoro con formazione superiore o universitaria sono solo il 2,5 per cento, ossia una cinquantina. Le paghe medie nel settore, aggiunge l'Mps citando dati Ustat, sono inoltre poco attraenti per i lavoratori residenti in Ticino. L'interpellanza chiede quindi dei dati aggiornati sui livelli salariali e sulla manodopera di un settore che, si legge, dopo la ritirata di Gucci-Lgi sembra non essere più così trainante per il Cantone.