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CANTONEAddio con selfie di Suter al PLR, che replica: «Noi vicini ai ristoratori»

22.09.21 - 14:54
Botta e risposta tra il presidente PLR Speziali e il presidente di GastroTicino che passa all'UDC
Tipress
Lo strappo di Massimo Suter (a sinstra) dal PLR presieduto da Alessandro Speziali
Lo strappo di Massimo Suter (a sinstra) dal PLR presieduto da Alessandro Speziali
Addio con selfie di Suter al PLR, che replica: «Noi vicini ai ristoratori»
Botta e risposta tra il presidente PLR Speziali e il presidente di GastroTicino che passa all'UDC
Le ragioni del cambio in casacca democentrista: «È il partito che più si è speso nella direzione auspicata dai ristoratori». La replica di Speziali: «Loro contro tutto e tutti, ma oggi serve un approccio a favore di qualcosa per uscire dalla pandemia»

LUGANO - Non è proprio il Massimo, scoprirlo da Facebook. Ieri il PLR ha saputo dell'addio di Massimo Suter attraverso un post pubblicato sui social dall'UDC, o dal nostro articolo al riguardo. Il presidente di GastroTicino è passato alla "concorrenza" democentrista senza troppe spiegazioni. 

Suter al telefono ha confermato l'addio, invitando a riflettere su «chi abbia mollato chi» in realtà. In che senso? «In questi ultimi due anni il settore della ristorazione è stato in balia delle decisioni politiche e sanitarie» spiega. Il partito liberale avrebbe "scaricato" la categoria: «È evidente che il partito che maggiormente si è speso nella direzione auspicata dai ristoratori, è l'Udc».

Quanto alla possibilità di una candidatura: «È presto. Vedremo. Non a livello comunale, comunque» frena Suter. «Quello è un capitolo chiuso». Restano quindi le prossime cantonali. «Faccio e farò una politica più associativa che pratica. Ma le due cose potrebbero incrociarsi» concede. Il dirigente avrebbe dei «sassolini nella scarpa» da togliersi, dice, ma «non prima di avere un confronto diretto con i vertici liberali-radicali».

La giustificazione addotta da Suter per il cambio di casacca viene però sgonfiata, come quei soufflé sfornati anzitempo, dal presidente PLR Alessandro Speziali. Che respinge decisamente l’accusa di un partito lontano dalla categoria dei ristoratori: «In verità durante la pandemia, come sezione ticinese, siamo sempre stati per gli allentamenti, per arrestare questo “lockdownismo” imperante. E lo siamo stati in maniera anche molto più tonica rispetto al PLR nazionale che era piuttosto prudente». A tal proposito, il presidente Speziali ricorda di aver scritto anche al partito nazionale, «chiedendo un approccio diverso e più coraggioso. Quindi Suter si è probabilmente arrabbiato per la posizione del PLR svizzero, anche alla luce del recente sostegno al Covid Pass».

Resta il fatto che la fuoriuscita di Suter è dal PLR ticinese. Un disinnamoramento che, a livello locale, a Morcote dove il presidente di GastroTicino è stato municipale uscente, ha avuto un primo strappo nel gennaio 2020 con la decisione della Commissione cerca di non ricandidarlo. Da qui l’intenzione di creare una lista civica “Morcote Viva” assieme al sindaco, ex PLR pure lui, Nicola Brivio. Pie intenzioni, visto che della lista non s’è fatto nulla. «Capitano a livello locale situazioni di malumore, senza per forza compromettere l’appartenenza PLR a livello cantonale» rileva Speziali.

Quanto al fatto che i democentristi sarebbero più vicini ai ristoratori, sentiamo ancora Speziali: «L’UDC è semplicemente contro qualsiasi restrizione e contro il certificato Covid. Si può essere contro a tutto e tutti, ma poi - e questo è un problema politico - in qualche modo bisogna essere a favore di qualcosa che ci permetta di uscire finalmente da questo maledetto tunnel della pandemia».

Certo il salto di partito, annunciato dal sorridente selfie in Piazza Federale a Berna, ha colto di sorpresa Speziali. Anche perché, ricorda, «i colpi di telefono tra me e Suter non mancavano, anzi. In più siamo anche in contatto per la nuova legge sugli esercizi pubblici e io stesso sono un frequentatore assiduo e patologico di ristoranti, assorbendo molti impulsi dal territorio. I contatti con il settore restano forti, perché abbiamo tanti ristoratori, liberali e non, che apprezzano le nostre posizioni e la porta sempre aperta a recepire gli input».

Certo la forma dell'autoscatto notturno lascia l'amaro in bocca a tutti. «All’inizio ho pensato che avesse fatto una visita istituzionale a Berna… Mi sarebbe almeno piaciuto avere con lui una discussione prima. Mi è un po’ dispiaciuto» conclude Speziali. Come dire che il selfie non è il massimo... Suter che il PLR aveva apprezzato.

 

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