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CANTONEGioventù Comunista fra lotta al precariato e anti-militarismo

15.04.21 - 17:00
Riunita in assemblea (online), la GC ha proceduto pure al rinnovamento del coordinamento.
Gioventù Comunista
Gioventù Comunista fra lotta al precariato e anti-militarismo
Riunita in assemblea (online), la GC ha proceduto pure al rinnovamento del coordinamento.

BELLINZONA - Si è svolta lo scorso weekend l’Assemblea della Gioventù Comunista (GC), tenutasi online nel rispetto delle vigenti misure sanitarie pandemiche. Come di consueto l’Assemblea si è aperta con i saluti da parte della Direzione del Partito Comunista e del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA). Non sono mancati anche quelli dalle sezioni giovanili dei partiti comunisti vicini alla GC.

Il rinnovamento del coordinamento è stato uno dei punti fondamentali della sessione, con l’entrata di due nuovi membri, il diciannovenne Fabio Marchioni e il diciottenne Mattias Codoni. Fabio Marchioni milita nella Gioventù Comunista da diversi anni, è candidato per il Partito Comunista al Consiglio comunale di Castel San Pietro e studia lingua, letteratura e civiltà italiana presso l’Università della Svizzera Italiana. Anche Mattias Codoni, residente nel Grigioni italiano, milita da poco meno di due anni nella GC e studia alla CPC di Locarno. Il processo di rinnovamento ha portato dunque alla scelta di candidati molto giovani, entrambi sotto i vent’anni.

Non meno importanti sono state le discussioni in merito a due risoluzioni, la prima dedicata al precariato e intitolata "Stop al precariato, sia garantito il diritto al lavoro!" e la seconda dedicata all’impatto ambientale delle guerre e degli eserciti, intitolata “L’esercito inquina, la guerra uccide: per un approccio anti-militarista e anti-imperialista dell’ecologia”. Questi dibattiti hanno dato l’opportunità a tutti i partecipanti, circa una trentina, di contribuire a una discussione democratica e positivamente costruttiva che ha portato alla creazione di ottime riflessioni, oltre che all’approvazione all’unanimità delle due risoluzioni.

Il precariato è un tema da sempre toccato dalla Gioventù Comunista (in modo particolare però dal 2019, anno in cui è stato fondato un apposito gruppo di lavoro) e dal Partito Comunista, ed è un problema che affligge un numero crescente di lavoratori appartenenti a ogni fascia d’età, ma sempre di più anche la fascia più giovane della popolazione. Lavoratori su chiamata, apprendisti, studenti, giovani lavoratori e stagisti sono alcune delle categorie che soffrono maggiormente di questa problematica. Con la prima risoluzione, la GC ha dunque approvato una campagna volta a contrastare le agenzie interinali, promotrici del precariato tramite il prestito di personale a tempo determinato, e lo sfruttamento dei giovani lavoratori e degli apprendisti. Con la seconda risoluzione, la GC ha voluto ribadire che la questione ambientale va affrontata sul piano collettivo e che fra i principali responsabili delle emissioni vi sono anche gli eserciti e le guerre. In tal senso, la GC ha criticato l’esercito svizzero, sempre più allineato agli interessi della NATO e promotore di uno spreco immane di risorse.

L’Assemblea ha quindi deciso di continuare a concentrare i propri sforzi nella lotta al precariato e di proseguire una politica antimilitarista e contro l’industria bellica, a favore della giustizia sociale e di una Svizzera solidale, neutrale ed ecosostenibile.

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