Cerca e trova immobili

CANTONEBloccare i ristorni «per aiutare l'economia ticinese»

14.12.20 - 08:21
Lo ha chiesto Boris Bignasca a nome del gruppo della Lega dei Ticinesi in Gran Consiglio
TIPRESS
La Lega dei Ticinesi torna a chiedere il blocco dei ristorni dei frontalieri.
La Lega dei Ticinesi torna a chiedere il blocco dei ristorni dei frontalieri.
Bloccare i ristorni «per aiutare l'economia ticinese»
Lo ha chiesto Boris Bignasca a nome del gruppo della Lega dei Ticinesi in Gran Consiglio

LUGANO - «Il Consiglio di Stato è disposto a elaborare urgentemente un modello – tramite un messaggio per esempio - per bloccare i ristorni e usare questi fondi per l’economia ticinese?».

È quanto chiede, nella forma di un'interpellanza inoltrata al Gran Consiglio, il gruppo della Lega dei Ticinesi con primo firmatario Boris Bignasca. «Ogni giorno il Canton Ticino accoglie 70mila frontalieri» si legge nel documento. «Possiamo considerare che un numero ragionevole di frontalieri possa non essere negativo per l’economia, mentre siamo certi che un numero eccessivo (come quello attuale) provoca disagi al traffico, dumping salariale e disoccupazione tra i lavoratori e le lavoratrici residenti».

D'altra parte, osservano Bignasca e i deputati leghisti, «la situazione finanziaria del Canton Ticino è molto preoccupante. Il debito pubblico si attesta a 2 miliardi. Il deficit per i prossimi quattro anni raggiungerà – secondo quanto previsto a piano finanziario – altri 1'000 milioni. Inoltre il debito occulto della cassa pensione dello Stato si aggira intorno ai 2.8 miliardi. Il totale del debito del Canton Ticino si aggirerà dunque verso 5.8 miliardi, a carico delle future generazioni». Inoltre c'è la crisi economica che colpisce «molte famiglie, lavoratori indipendenti, ristoratori, operatori turistici, ecc., anche a causa delle nuove chiusure, adottate per tentare di combattere la seconda ondata della pandemia di Covid19».

Per questo motivo il gruppo leghista chiede al Consiglio di Stato «di adottare misure straordinarie e di bloccare e i ristorni e di usare questi fondi per occuparsi dei casi di rigore, degli indipendenti, e di tutte le categorie colpite dalle misure riguardo alla pandemia. Eventuali fondi residui, potrebbero essere usati per ridurre il deficit strutturale».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE