Il Partito comunista chiede al Cantone di assumerne altri quattro
BELLINZONA - Non bastano i curatori nell'Ufficio dell'aiuto e della protezione. La presa a carico delle vittime di violenze, o di persone fragili con situazioni difficili, in Ticino va potenziata secondo il Partito comunista. In un emendamento al Preventivo cantonale dell'anno prossimo, i deputati Massimiliano Ay e Lea Ferrari chiedono che siano messi in conto 280mila franchi in più, per assumere quattro nuovi curatori.
Attualmente, si legge nell'emendamento proposto, i curatori alle dipendenze del Cantone sono tre nella regione del Bellinzonese, tre (di cui uno all'80 per cento) nel Locarnese, quattro (di cui uno all'80 e un altro al 90 per cento) nel Luganese, e due nel Mendrisiotto.
Una situazione che comporterebbe «uno scadimento della qualità della presa a carico e una crescente pressione sulle condizioni d’impiego degli operatori» secondo i due deputati.