Una mozione del Partito comunista chiede di creare una nuova opzione specifica nei licei
BELLINZONA - Il Covid deve, in un certo senso, fare scuola. L'emergenza in Ticino, scrive oggi il Partito comunista, ha mostrato «una serie di lacune» e «limiti di preparazione» nell'ambito della gestione sociale, dei processi educativi e delle «reazioni psicologiche di fronte alle difficoltà collettive». Ed è in quest'ottica che i deputati Ay e Ferrari hanno presentato una mozione che chiede di creare un'opzione specifica ad hoc nei percorsi di studio liceali.
Un'opzione, in altre parole, «imperniata su discipline umanistiche e sociali come la pedagogia, la psicologia e la sociologia». Un indirizzo di questa natura, spiegano i due deputati comunisti, «oltre ad ampliare il ventaglio formativo a disposizione degli allievi, fornisce conoscenze e competenze che possono essere utili per gli studenti indipendentemente da quale sarà il loro indirizzo formativo universitario».
Attualmente, materie come la pedagogia e la psicologia sono inserite nei percorsi di studio solo come opzioni complementari. Una «lacuna paradossale», rimarcano Ay e Ferrari, che attraverso la mozione chiedono di «dare finalmente spazio a un settore fondamentale della società contemporanea troppo spesso sottovalutato».