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BELLINZONA«Più soldi per la gente, non per i prati»

29.06.20 - 15:39
Le sezioni di Lega e UDC puntano il dito contro i crediti per la realizzazione delle prossime tappe del Parco Urbano.
Città di Bellinzona
Per Lega e UDC il Café du parc può attendere.
Per Lega e UDC il Café du parc può attendere.
«Più soldi per la gente, non per i prati»
Le sezioni di Lega e UDC puntano il dito contro i crediti per la realizzazione delle prossime tappe del Parco Urbano.
Secondo una mozione quei soldi andrebbero investiti per sostenere l'economia locale duramente colpita durante la pandemia.

BELLINZONA - Il Parco Urbano è (di nuovo) finito nel mirino di una mozione delle Sezioni bellinzonesi di Lega e UDC ("investiamo più soldi a sostegno dell'economia e delle persone non in prati") in vista della seduta di Consiglio comunale che si terrà domani sera alla palestra del Ciossetto di Sementina. Tra le trattande su cui il legislativo dovrà chinarsi vi sono infatti due messaggi municipali per crediti d'opera a favore della realizzazione della seconda e della terza tappa dell'opera. Soldi che però, secondo leghisti e democentristi della capitale, andrebbero destinati altrove. Il completamento del Parco non dovrebbe essere una priorità del Municipio per diversi motivi.

Il primo è che il progetto iniziato nel 2013 «non si è mai dimostrato urgente e strettamente necessario». Il secondo motivo va a rivangare i recenti sorpassi di spesa visto che le persone sospese sono «tra i principali artefici dei due messaggi» che si voteranno domani.

Infine per Lega e UDC i 3.3 milioni di franchi destinati alla realizzazione «di un prato più ordinato ospitale e di un punto di ristoro» andrebbero investiti per il rilancio dell'economia locale. «In un momento di crisi e difficoltà diffusa per famiglie e aziende - fanno notare democentristi e leghisti - la Città ha fatto poco o nulla, a parte prevedere un prestito di un milione di franchi a disposizione di commercianti e piccoli imprenditori». 

Nella loro mozione, quindi, Lega e UDC chiedono «un atto concreto di solidarietà del Municipio. «Ipotizziamo che l’introduzione di un buono sconto dall’importo indicativo di 20 franchi da utilizzare sul territorio comunale (bar, ristoranti, commerci, strutture sportive/culturali) possa essere una boccata d’ossigeno per l’economia locale duramente provata dalla chiusura obbligata». La modalità e l’importo dell'investimento richiesto al Municipio - sotto il milione di franchi - «sono ovviamente da approfondire».

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COMMENTI
 

Nmemo 3 anni fa su tio
È propaganda elettorale! Pure peggiore dei compagni che ora scimmiottano. La destra è per la distribuzione di prebende a innaffiatoio!

Tato50 3 anni fa su tio
Possiamo sempre andare a mangiare l'erba ;-(( Municipio, controllare i sorpassi di spesa ed evitate, in questo momento, di buttare soldi al vento quando avete dei cittadini che non ce la fanno ;-((

ciapp 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Concordo !!
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