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CANTONEL'UDC chiede «misure per incentivare l’assunzione di lavoratori residenti»

05.05.20 - 14:58
Tramite una mozione la richiesta di disposizioni che attuino il principio promosso dall'iniziativa "Prima i nostri"
tipress (archivio)
L'UDC chiede «misure per incentivare l’assunzione di lavoratori residenti»
Tramite una mozione la richiesta di disposizioni che attuino il principio promosso dall'iniziativa "Prima i nostri"

BELLINZONA - Il 17 maggio 2020 si sarebbe dovuta tenere la votazione popolare, rimandata causa coronavirus, sull'iniziativa UDC "Per un’immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)". Per Roberta Soldati e Lara Filippini (UDC), l'attuazione di misure per fare fronte ai danni nefasti sull'economia e sul mondo del lavoro causati dall'emergenza Covid-19 «non possono attendere il risultato della votazione, come non si possono attendere i tempi del Consiglio Federale per eventualmente disdire l'ALC».

«Se la Svizzera potesse regolamentare liberamente la propria immigrazione - sottolineano le due deputate in ua mozione sottoscritta da altri colleghi di partito -, le nostre autorità non avrebbero difficoltà a emanare tempestivamente delle disposizioni a tutela della nostra economia e dei lavoratori residenti».

«In seno all’ALC - prosegue la mozione - la giurisprudenza della Corte di giustizia europea (ammessa anche dal TF) consente di adottare misure volte a garantire l'equilibrio finanziario delle assicurazioni sociali, laddove esso è compromesso. L'enorme debito che verrà accumulato dalle nostre assicurazioni sociali, dovuto alla grave crisi del lavoro, metterà a rischio l'intero sistema, per cui si impone di trovare al più presto delle soluzioni che possano, da una parte essere compatibili con l'ALC e dall'altra, tutelare i lavoratori residenti e attuare così il principio accolto dal popolo ticinese “Prima i nostri”».

Al Governo vengono quindi avanzate le seguenti richieste:

– emanare delle disposizioni nel settore privato per tutelare i lavoratori residenti e incentivare le aziende ad impiegare manodopera indigena e ogni altra disposizione che possa concretizzare in questo difficile e straordinario momento storico il principio “Prima i nostri”;
– presentare un rapporto, suddiviso per Dipartimenti, rispettivamente per Divisione, al 1 maggio 2020 sullo stato dell'impiego dei lavoratori frontalieri e residenti nel settore pubblico, sia che essi siano stati nominati, incaricati o ausiliari;
– presentare un piano quinquennale volto ad incentivare l'assunzione (compreso l’incarico e lo statuto di ausiliario), nel settore pubblico, laddove si liberino dei posti e sia necessario sostituirli, oppure per le nuove assunzioni/funzioni necessarie per lo svolgimento del servizio pubblico, di lavoratori residenti.

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