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GRIGIONITre politiche scrivono a Sommaruga: non devono esserci differenze tra il Moesano e il Ticino

04.04.20 - 20:02
L'atteggiamento delle autorità locali, affermano, «non è accettabile» ed è «privo di etica»
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Tre politiche del Moesano hanno scritto a Simonetta Sommaruga.
Tre politiche del Moesano hanno scritto a Simonetta Sommaruga.
Tre politiche scrivono a Sommaruga: non devono esserci differenze tra il Moesano e il Ticino
L'atteggiamento delle autorità locali, affermano, «non è accettabile» ed è «privo di etica»

SAN VITTORE - Tre politiche del Moesano hanno scritto una lettera alla presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga per chiedere che nel Moesano siano adottate le stesse misure preventive che sono in vigore in Ticino.

Le firmatarie - Oltre a Nicoletta Noi-Togni, sindaca del Comune di San Vittore e deputata al Gran Consiglio grigionese, la missiva è firmata da Silva Ponzio, municipale del Comune di Roveredo e deputata supplente al Gran Consiglio e Myriam Fasani-Horat, deputata supplente al Gran Consiglio retico. «Ci rivolgiamo a Lei come Presidente della Confederazione, ma anche come donna, credendo di poter trovare in Lei una particolare sensibilità nei confronti del dolore e della malattia».

La situazione sanitaria - Dopo aver dipinto la triste quotidianità ai tempi del coronavirus, spiegano: «Solo il sapere che le istituzioni mettono in atto ogni misura preventiva per debellare il nemico nascosto, sa tranquillizzare. Cosa questa che sta facendo da diverse settimane il Ticino. Ora, la nostra regione di 8600 anime circa, non fa parte politicamente del Ticino ma dei Grigioni. Condivide con il Ticino lingua e cultura, è geograficamente immersa nel Ticino e la gente del Moesano accede al Ticino per scuole, economia, lavoro e altro ancora ma anche per i servizi sanitari, segnatamente per l’assistenza ospedaliera dato che il Moesano non dispone di un suo ospedale». Portare gli ammalati a Coira o negli altri ospedali grigionesi «significherebbe compiere un tragitto di diverse ore per giungere in nosocomi dove non si parla la nostra lingua. Cosa forse non grave quando la situazione non è drammatica ma impensabile in un contesto di malattia come quello rappresentato dal coronavirus». 

Atteggiamento «non accettabile» - «Ovvio quindi» per le tre firmatarie «chiedere che tutte le misure di prevenzione da questa malattia vengano adottate al fine di evitare le situazioni sopra citate anche nel Moesano, dato che le persone che si ammalano in questa regione confluiscono negli ospedali ticinesi già al collasso. Con quale coscienza quindi non facciamo di tutto per evitare al Ticino un sovraccarico maggiore di ammalati perché nel Moesano non si mettono in atto le stesse misure anti contagio del Ticino?». Il giudizio sulla politica anti-contagio grigionese è duro: «Per noi questo atteggiamento delle autorità locali (che non stanno peraltro rappresentando l’unanimità di opinioni dei politici regionali) e cantonali grigionesi, non è accettabile; privo dell’etica che in questo momento dovrebbe essere posta al centro del dibattito nonché della piu’ elementare logica. Da settimane ci stiamo battendo per cambiare questo stato di cose».

Ditte e cantieri - Convincere le persone a rimanere a casa è complicato ma fattibile, ma «per ciò che riguarda ditte e cantieri ci ritroviamo impotenti. E proprio in questo settore ci occorrerebbe la cosi detta “finestra di crisi” che il Governo federale concede qualora fossero rispettati certi parametri, misura che l’autorità ticinese giustamente ha già introdotto da settimane, ora anche con il consenso del Consiglio Federale». Partendo dal presupposto che c’è perfetta uguaglianza tra la situazione in Ticino e nel Moesano, «non capiremo mai perché le misure, nota bene in uno stato di necessità da pandemia, non debbano essere le stesse. La finestra di crisi, peraltro, consentirebbe anche, laddove ci fossero necessità improrogabili da parte di talune ditte, di concludere lavori già iniziati. Ditte e cantieri chiusi significherebbe comunque meno traffico, meno spostamento di persone e di mezzi e perciò meno possibilità di contagio. Tutto sarebbe sotto controllo e nessuno potrebbe da un momento all'altro riaprire e non ci potrebbero essere abusi. La Polizia cantonale dei Grigioni ha scoperto, dopo la chiusura in Ticino, che ditte sono fuggite dal Ticino per installarsi nel Moesano». 

"Finestra di crisi" - Per quanto concerne i parametri elencati dall’articolo 7e dell’Ordinanza 2 sui provvedimenti per combattere il coronavirus del 13 marzo, che il Consiglio Federale pone come condizione per l’accesso di una regione alla “finestra di crisi” per l’economia, «noi crediamo in buona fede che questi siano dati. In riferimento a quanto sopra descritto riteniamo che la condizione a) sia data in quanto i pazienti del Moesano potrebbero trovarsi nella situazione di non poter piu’ essere accolti dalle strutture ospedaliere ticinesi perché sovraccariche. Come del resto sono date le condizioni sia della lettera b) che permette la chiusura quando è altamente probabile che non vengano rispettate le misure di protezione dei dipendenti e quelle della lettera e), quando cioè il funzionamento è compromesso dalla mancanza di mano d’opera. Cosa che si è verificata; in tal caso la finestra di crisi in questione avrebbe aiutato la ditta indennizzandola. Non dimentichiamo poi che la stessa Costituzione Federale nel capitolo dei diritti fondamentali parla del diritto all’integrità fisica e psichica e prevede all’articolo 118 la protezione dalle malattie trasmissibili».

In conclusione Noi-Togni, Ponzio e Fasani-Horat chiedono l'intervento di Sommaruga «in favore della nostra popolazione del Moesano e anche del Ticino, in quanto anch’esso ulteriormente messo in difficoltà dalla situazione sanitaria» della regione grigionese.

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COMMENTI
 

tazmaniac 3 anni fa su tio
ma chiudete e basta, fregatevene di Berna! Quelli non sono ancora scesi dal letto... e quando lo faranno, voi sarete già da un pezzo in cantina! Tanto cosa possono farvi? Questi fanno tanti bla,bla, ma poi calano le braghe, sono abituati, tranquilli...

falcodellarupe 3 anni fa su tio
Parrebbe la cosa più logica di questo mondo.......ma immagino che la logica non stanzi da quelle parti, o no?

4cerchi 3 anni fa su tio
Caro Ugo.. Una presidente sinistroidi, un consigliere italiano e la frittata è fatta. Non parlo di bellinzona perché se no vado a vomitare. Siamo ai livelli del prodi hihihihi

Galium 3 anni fa su tio
Risposta a 4cerchi
Commento di rara intelligenza

4cerchi 3 anni fa su tio
Risposta a Galium
È un dato di fatto che quando parli e ti interrompono o ti danno del razzista o offendono il modo di pensare sono sicuramente della sinistra. Continuate xd che tr 1 anno a qualcuno salta la cadrega.... La gente non si dimentica. Cominciamo a dimezzare il guadagno dei consiglieri tanto per ricavare e non dare le briciole. Ti ricordo che la cassa integrazione ti da l 80. Bellissimo... Il 20 lo recuperi es dalla migros che paga una miseria in ticino di tasse e fan utili di miliardi i. Scusa ma la gysin è col bugo?

ugo202230 3 anni fa su tio
Chiudere tutto in tutta la Svizzera, altro che lasciare che gli svizzeri tedeschi entrino in Ticino. Forse non si è capito che la Svizzera è una sola e le regole devono valere per tutti. Non vorrei che fra qualche settimana quando in Ticino la fare critica passerà il to non ricada sulla Svizzera tedesca, allora tutti correranno e divieti verranno imposti per tutti i cantoni. Col cavolo che noi Ticinesi, già confinati e reclusa da due settimane, accetteremo tale imposizione. Penso che il nostro scotto lo abbiam

ugo202230 3 anni fa su tio
Chiudere tutto in tutta la Svizzera, altro che lasciare che gli svizzeri tedeschi entrino in Ticino. Forse non si è capito che la Svizzera è una sola e le regole devono valere per tutti. Non vorrei che fra qualche settimana quando in Ticino la fare critica passerà il to non ricada sulla Svizzera tedesca, allora tutti correranno e divieti verranno imposti per tutti i cantoni. Col cavolo che noi Ticinesi, già confinati e reclusa da due settimane, accetteremo tale imposizione. Penso che il nostro scotto lo abbiamo già ampiamente pagato.

seo56 3 anni fa su tio
Non è ora che il Moesano faccia parte del Ticino!

4cerchi 3 anni fa su tio
Piantiamo I paletti per un Ticino indipendente, decisamente, si Indipendenza!!!!
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