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CANTONE / BERNA«La deduzione sociale per il non residente non si giustifica più»

04.03.20 - 08:58
Marco Chiesa chiede, tramite un'iniziativa parlamentare, una modifica del diritto federale
tipress (archivio)
«La deduzione sociale per il non residente non si giustifica più»
Marco Chiesa chiede, tramite un'iniziativa parlamentare, una modifica del diritto federale

BERNA - «La deduzione sociale per il non residente non si giustifica più». A chiedere in tal senso una modifica del diritto federale, tramite un'iniziativa parlamentare, è il consigliere agli Stati Marco Chiesa (UDC).

«In Ticino, per quanto attiene l'imposta cantonale, per ogni figlio minorenne, a tirocinio o agli studi fino al 28mo anno di età, al cui sostentamento provvede il contribuente, si applica una deduzione sociale di 11 100 franchi», sottolinea Chiesa.

«Se la volontà del legislatore è di codificare nella legge una definizione di "quasi residente" - prosegue -, è opportuno chiedersi se sia ancora equo concedere ai non residenti le deduzioni sociali. Riconoscere la deduzione sociale ai soli residenti e ai "quasi residenti" risulta più corretto rispetto alla situazione attuale. Per coloro che non raggiungono tale soglia non vi è una discriminazione ai sensi dell'ALC in quanto lo Stato di residenza dispone di sufficienti redditi per considerare la situazione personale e familiare del lavoratore».

Secondo CHiesa, la situazione giuridica attuale per i lavoratori dipendenti in Svizzera che non rientrano nella categoria dei "quasi residenti" è «fiscalmente favorevole poiché possono beneficiare sia in Svizzera sia nello Stato di residenza delle deduzioni sociali». «Una modifica del diritto federale da un profilo del gettito fiscale - conclude - potrebbe consentire al Ticino, ma anche agli altri Cantoni, soprattutto di frontiera, di aumentare le entrate finanziarie».

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