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CANTONE«Rassicurazioni poco credibili. Saremo pronti quando arriverà?»

23.02.20 - 10:21
Tiziano Galeazzi interpella nuovamente il Consiglio di Stato sul coronavirus. 19 domande a tutti i Dipartimenti
Keystone
Il deputato UDC aveva già interpellato il Governo venerdì scorso sul tema.
Il deputato UDC aveva già interpellato il Governo venerdì scorso sul tema.
«Rassicurazioni poco credibili. Saremo pronti quando arriverà?»
Tiziano Galeazzi interpella nuovamente il Consiglio di Stato sul coronavirus. 19 domande a tutti i Dipartimenti

LUGANO - La domanda «non è più se arriverà, ma quando arriverà» il coronavirus in Ticino. A sottolinearlo oggi è Tiziano Galeazzi in un’interpellanza bis al Consiglio di Stato, che segue quella presentata venerdì scorso. I casi confermati nella vicina Italia nel frattempo hanno superato il centinaio (89 solo in Lombardia) e le «rassicurazioni ufficiali espresse in questi giorni dal medico cantonale non soddisfano per nulla parte della popolazione, me compreso», scrive il deputato UDC chiedendo di informare la popolazione ticinese «in modo capillare».

Se nel primo atto parlamentare l’attenzione era concentrata sui controlli in corrispondenza delle dogane, Galeazzi chiede ora «che tipo di misure concrete il Ticino stia pianificando», dipartimento per dipartimento, sottolineando che è sì importante «evitare inutili allarmismi» ma definendo al contempo le rassicurazioni diffuse come «difficilmente credibili».

Lavoro, scuola e sanità - Per quanto concerne lo scenario economico, il deputato UDC chiede se il Governo abbia «interpellato tutte le categorie economiche per valutare il rischio di chiusura momentanea» e quali misure siano state pianificate «per la continuità dei servizi delle amministrazioni pubbliche cantonali e comunali, in caso si necessiti di isolare alcuni Comuni ticinesi o Uffici pubblici cantonali». Un discorso che tocca ovviamente anche le scuole e le realtà associative sportive evidenzia il granconsigliere, chiedendo se vi siano già particolari disposizioni «per evitare il rischio di contagio e chiusura degli istituti».

Restando in ottica di eventuali isolamenti forzati, Galeazzi inoltre chiede se in Ticino disponiamo di «strutture sanitarie pronte a intervenire e ad accogliere eventuali pazienti positivi al virus, al di fuori degli ospedali» e se sia già stato predisposto un numero di servizio dei cittadini.

Appoggio dell’esercito? - «Sono state individuate altre eventuali strutture d'isolamento sul nostro territorio per i pazienti colpiti dal virus?» scrive inoltre il deputato democentrista, chiedendo sei il Cantone abbia preso contatto con il Dipartimento della difesa a Berna per richiedere l’eventuale appoggio dell’esercito e siano già in vigore disposizioni specifiche con le FFS per quanto concerne i controlli medici sui treni che valicano i confini svizzeri.

Le domande dell'interpellanza

Economia

    • Il Governo ha interpellato tutte le categorie economiche per valutare il rischio di chiusura momentanea di aziende, fabbriche, uffici, commerci e servizi? Quantificando i danni?
    • Si è valutato di implementare misure di telelavoro, per evitare di recarsi sul posto d'impiego in caso di chiusa delle attività economiche?
    • Se dovessero rallentare le attività economiche sul nostro territorio (chiusure parziali delle aziende), è già stato fatto uno studio sull'impatto economico-finanziario complessivo, anche sul PIL cantonale?
    • In caso di limitazione forzata (chiusura totale o parziale) delle attività produttive e commerciali (bar, ristoranti, negozi), si è pensato a misure di compensazione economico-finanziaria (ad es. sospensione o dilazione degli impegni fiscali)?
    • Quali misure sono state pianificate per la continuità dei servizi delle amministrazioni pubbliche cantonali e comunali, in caso si necessiti di isolare alcuni Comuni ticinesi o Uffici pubblici cantonali (messa in quarantena)?
    • Si è pensato a quali misure di sostentamento organizzare per far fronte a eventuali situazioni in cui la popolazione fosse messa in quarantena nelle proprie abitazioni (cibo, acqua e generi di prima necessità, servizi in generale)?

Sanità e socialità

    • Quali altre misure sanitarie e sociali verranno prese in caso d'isolamento di alcuni Comuni sul nostro territorio?
    • Abbiamo strutture sanitarie pronte ad intervenire e ad accogliere eventuali pazienti positivi al virus, al di fuori degli ospedali?
    • Abbiamo materiale sanitario a sufficienza (mascherine con filtro, tute protettive e altri materiali) per i pazienti contagiati e gli operatori sanitari in campo?
    • Ai medici operanti in Ticino e all'Ordine dei medici sono già state date disposizioni particolari per controllare (tamponi rilevatori del virus) i pazienti al loro domicilio, tenendoli così lontani da studi medici e ospedali affollati?
    • Ospedali e case per anziani sono informati e pronti in caso di isolamento delle proprie strutture (turni, personale e viveri)?
    • E' già stato predisposto un numero verde-hotline al servizio dei cittadini? Chi gestirà il triage delle chiamate e degli interventi?

Territorio e Istituzioni

    • Sono state individuate altre eventuali strutture d'isolamento sul nostro territorio per i pazienti colpiti dal virus?
    • Sono stati presi contatti con il Dipartimento della difesa a Berna per un eventuale appoggio dell'Esercito (in campo sanitario) per l'utilizzo delle strutture militari (strutture conosciute o classificate, caserme, siti sanitari militari)?
    • Come vorrà coordinarsi il Cantone con la protezione civile e con le istituzioni comunali? Vi sono già disposizioni emanate ai Comuni? (siti protezione civile comunali già approntati?)
    • Sono già in vigore disposizioni specifiche con le FFS sui controlli ferroviari da Sud a Nord e da Nord a Sud, compresi i treni internazionali che valicano i confini svizzeri (disposizione di controllo medico)?
    • Non sarebbe utile informare la popolazione in modo capillare con un argomentario (su come comportarsi e chi avvisare) distribuito a tutti i fuochi del Canton Ticino? (nelle lingue nazionali più l'inglese)?

Educazione, sport e cultura

    • Sono state emesse disposizioni per le scuole cantonali e comunali per evitare il rischio di contagio e chiusura degli istituti (corpo docenti, genitori e allievi)? E per le associazioni sportive, specie quelle con attività collettive che prevedono contatti multipli tra persone e materiali in condivisione tra gli atleti (attrezzature, docce comprese)?
    • Le società e associazioni ticinesi sono state sensibilizzate in modo adeguato? Se sì, quando e in che modo? Se no, perchè e cosa si attende ancora in questa fase preventiva?
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