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CANTONE / SVIZZERA«Il congedo di paternità? Le PMI possono sopportarlo»

09.02.20 - 10:29
Il consigliere nazionale e candidato alla presidenza dell'USAM Fabio Regazzi si è ricreduto sul progetto: «È un sacrificio che bisogna accettare»
Keystone (archivio)
Fonte ats
«Il congedo di paternità? Le PMI possono sopportarlo»
Il consigliere nazionale e candidato alla presidenza dell'USAM Fabio Regazzi si è ricreduto sul progetto: «È un sacrificio che bisogna accettare»

BELLINZONA - Secondo il consigliere nazionale Fabio Regazzi, del PPD, il progetto di congedo paternità è "sopportabile" per le piccole e medie aziende (PMI). Il deputato di Gordola candidato alla presidenza dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) afferma anche che all'interno dell'associazione le posizioni sono molto più differenziate di quanto si dica.

Il sostegno a un congedo paternità si sente soprattutto da parte delle PMI romande, afferma il consigliere nazionale ticinese in un'intervista pubblicata oggi da Matin Dimanche. Anch'egli - aggiunge - all'inizio non era molto convinto dell'idea di concedere un congedo paternità di due settimane, ma ora lo considera opportuno e sopportabile anche per i piccoli e medi imprenditori.

Fabio Regazzi concede che tale congedo costerà alle aziende, ma che nel contesto attuale è un sacrificio che bisogna accettare. Inoltre l'assenza dei nuovi padri dal lavoro è in parte compensata dalla diminuzione del numero di giovani che effettuano il servizio militare. Bisognerà ancora discuterne, ma le maggioranze possono cambiare, dice Regazzi al domenicale.

A suo parere l'USAM non dovrebbe opporsi a tale congedo: «Sarebbe un errore strategico». Nel peggiore dei casi, l'associazione dei piccoli imprenditori potrebbe astenersi dal fare campagna, come prevede l'Unione svizzera degli imprenditori.

Sarà il popolo a dover decidere sulle due settimane di congedo di paternità. Il referendum promosso dall'UDC, da alcuni membri dei giovani liberali-radicali e del PPD, si è concluso questa settimana con 55'120 firme valide.

La proposta in votazione prevede che le due settimane - in una volta sola o spalmate su singoli giorni - vadano sfruttate entro sei mesi dalla nascita di un figlio. Il congedo sarebbe finanziato mediante le indennità per perdita di guadagno (IPG), per un onere finanziario globale stimato in 230 milioni di franchi all'anno. L'attuale aliquota per i contributi IPG (0,45%) dovrà essere aumentata di 0,05 punti.

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COMMENTI
 

4cerchi 4 anni fa su tio
Il circo. A volte mi chiedo se la genta ragiona col cervello o con il c. Che problema c'è stare a casa 1 mese per esser diventato padre. È come se non sei uno che parte in vacanza allora perché stai a casa. Rispettiamo il sacro santo diritto di stare con la moglie e il figlioletto. Il circo condanna

magimi63 4 anni fa su tio
Ho l'impressione che i padri che si dicono contrari lo sono in quanto loro non potranno beneficiarne avendo già avuto i figli. Io sono padre e nonno e ritengo che sia giunto il tempo di introdurre questo congedo.

Nmemo 4 anni fa su tio
Il politico e contemporaneamente l'imprenditore. Le giravolte per tenere il piede in due scarpe non sono una sua prerogativa.

seo56 4 anni fa su tio
Da padre di due figli dico NO!!!

marco17 4 anni fa su tio
Risposta a seo56
Non ho figli, ma sono d'accordo di contribuire a una misura che favorisce le famiglie. Una misura modesta che non sconvolgerà il mondo.

Bayron 4 anni fa su tio
Assolutamente No!

bimbogimbo 4 anni fa su tio
vergogna... se un libero cittadino vuole avere un figlio, deve semplicemente consumare le sue vacanze, o la dove possibile chiedere un periodo sabbatico non retribuito. Perché l’intera comunità deve pagare per una scelta individuale. Dimenticavo... sono padre di 2 figli, e trovo sempre il modo per stare con loro. Mi organizzo e faccio sacrifici, e questo non mi pesa, in quanto li ho voluti con tutto il mio cuore.
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