La sezione di Locarno del Partito liberale osserva l'evoluzione della situazione e solleva perplessità e critiche puntuali
LOCARNO - Il resort sul Monte Brè s’ha da fare? La domanda, ormai da mesi, torna ciclicamente a tenere banco a Locarno a pari passo con l’evolversi dell’iter pianificatorio avviato a seguito dell’iniziativa popolare promossa per modificare i parametri edificatori del quartiere. «La sostenibilità ambientale è sempre una priorità», precisa la sezione di Locarno del Partito liberale radicale. «Per questo sosteniamo il lavoro dei nostri rappresentanti in Municipio e Consiglio comunale a favore della preservazione e della valorizzazione del territorio comunale».
In questo senso - precisa la sezione PLR - la Città ha fatto i passi necessari: «La proposta di una zona di pianificazione limita le possibilità d'intervento, quindi il Monte Brè è tutelato, indipendentemente dai contenuti del progetto proposto dagli investitori, che dovrà inserirsi nel contesto armonioso del quartiere e rispettare quelle che saranno le nuove indicazioni pianificatorie». Il PLR - viene precisato nella nota - monitora costantemente e con grande attenzione la situazione, affinché siano rispettati gli interessi di tutte le parti in causa, popolazione locarnese in primis.
Nelle ultime settimane è tornata però in auge anche la questione Cinque Vie. Tre anni dopo la domanda di costruzione, poi ritirata, per il centro La Campagna nel sopracitato comparto, i promotori del progetto immobiliare hanno inoltrato una seconda pubblicazione, di poco differente dalla prima. Il nuovo centro polifunzionale – che nell’idea dei promotori comporterebbe anche la demolizione di una villa formalmente ancora sulla lista degli edifici da proteggere – comprenderebbe un’unità residenziale, una amministrativa,
un supermercato e altre superfici commerciali, oltre a una nuova stazione di servizio che andrebbe a sostituire quella già esistente. «Ma la recente iniziativa - continua il PLR - non scioglie i dubbi che avevano portato all’opposizione al precedente progetto. Auspichiamo che in futuro l’attuale PR, ormai obsoleto, venga aggiornato, promuovendo un piano strategico al passo con le esigenze di popolazione e mercato. Siamo altresì consci del fatto che i promotori hanno tutto il diritto di muoversi a loro discrezione entro i termini permessi dal Piano regolatore e che la palla è anzitutto nelle mani degli Uffici cantonali, ma riteniamo che anche il nuovo progetto sollevi delle
criticità che non vanno sottovalutate».
«Un piano viario funzionale – viene precisato - favorito anche da un «potenziamento del trasporto pubblico, una migliore
vivibilità dei quartieri e il sostengo ai commerci locali sono aspetti molto cari alla nostra sezione e il progetto nel comparto Cinque Vie sembrerebbe cozzare con questi interessi». Per la sezione PLR il centro polifunzionale (con
l’annesso parcheggio) porterebbe infatti a «un importante aumento del traffico in una zona già pesantemente toccata dal problema. Inoltre, l’apertura di un supermercato andrebbe in concorrenza con i commerci della Città Vecchia. Un quartiere vivo e dinamico che soffrirebbe sicuramente la presenza di una tale struttura nelle immediate vicinanze».
La Città Vecchia - precisa la sezione in conclusione - è patrimonio e importante motore della nostra Locarno e il lavoro svolto negli anni – nonché l’impegno che si sta attualmente profondendo per rendere sempre più attrattivo e vivibile il quartiere – «va difeso e valorizzato, non messo a repentaglio».