Cerca e trova immobili

CANTONECinquecento milioni in più per la previdenza

15.01.20 - 11:29
Il Consiglio di Stato ha approvato oggi il contributo integrativo per la copertura del costo supplementare delle garanzie di pensione concesse agli assicurati con più di 50 anni
Tipress
Il contributo di 500 milioni permetterà di rientrare nel "cammino del finanziamento".
Il contributo di 500 milioni permetterà di rientrare nel "cammino del finanziamento".
Cinquecento milioni in più per la previdenza
Il Consiglio di Stato ha approvato oggi il contributo integrativo per la copertura del costo supplementare delle garanzie di pensione concesse agli assicurati con più di 50 anni

BELLINZONA - 500 milioni in più per la previdenza. Il contributo integrativo - approvato oggi dal Consiglio di Stato - finirà nelle casse dell'Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT) per la copertura del costo supplementare delle garanzie di pensione concesse agli assicurati con più di 50 anni nell’ambito della riforma dell’IPCT entrata in vigore il primo gennaio 2013.

Nell’ambito della riforma della Legge sull’Istituto di Previdenza del Cantone Ticino del 6 novembre 2012, il Cantone aveva mantenuto il regime della capitalizzazione parziale, con un grado di copertura al di sotto del 100%.  

Il cammino di finanziamento - Agli istituti di previdenza che non raggiungono il grado di copertura dell’80%, le disposizioni della legge federale sulla previdenza professionale stabiliscono quale termine ultimo per raggiungere un grado di copertura dell’80% (almeno) il 31 dicembre 2051, sulla base di un “cammino di finanziamento” da verificare ogni 5 anni dall’autorità cantonale di vigilanza sugli istituti di previdenza.  

Il “cammino di finanziamento” stabilito nella Legge cantonale per l’IPCT prevede il raggiungimento di un grado di copertura dell’85% entro il 31.12.2051 con un determinato aumento predefinito ogni anno di tale grado. «Esso - precisa il Dipartimento delle Finanze e dell'Economia in una nota - è stato definito sulla base di ipotesi sull’evoluzione delle variabili economiche e ha considerato l’impatto delle misure finanziarie introdotte, a partire dal 2013, sia a carico degli assicurati sia a carico dei datori di lavoro, oltre agli effetti positivi della riforma del piano previdenziale».  

Ipotesi che nei primi tre anni, (dal 2013 al 2015) sono state rispettate. Ma che in seguito ha vissuto un’evoluzione sfavorevole: «A fine 2018, invece del 69.2% previsto, il grado di copertura effettivo era del 63.9%, per un ammanco di patrimonio rispetto a quanto previsto di 420 milioni di franchi».  

Il motivo del mancato rispetto del cammino di finanziamento è dovuto alla riduzione, a lungo termine, delle aspettative di rendimento delle obbligazioni. «Ciò ha costretto l’IPCT, su raccomandazione del perito in materia di previdenza professionale, a ridurre il tasso tecnico dal 3.5 al 2% in tre tappe dal 2015 al 2017 e di conseguenza ad aumentare di 1 miliardo di franchi gli accantonamenti a copertura degli impegni verso i pensionati e per le garanzie di pensione, riducendo in modo marcato il grado di copertura».  

Dal 2013 al 2018, il rendimento del patrimonio dell’IPCT è stato mediamente di quasi il 4% annuo e quindi conforme alle previsioni e in linea con i rendimenti conseguiti dalle casse pensioni nel loro insieme. «Il problema - precisa il DFE - risiede essenzialmente nei futuri rendimenti delle obbligazioni che per molti anni sarà praticamente inesistente».

500 milioni a copertura - Con il messaggio approvato oggi, il Consiglio di Stato sottopone quindi all’approvazione del Gran Consiglio la richiesta di un contributo supplementare a copertura della metà dei costi non previsti nel piano di finanziamento pari a circa un miliardo di franchi, ciò che «permetterà di riavvicinare» il cammino di finanziamento previsto. «Questa parte, equivalente a 500 milioni di franchi costituisce il maggior costo per le garanzie di pensione concesse dal Gran Consiglio per gli assicurati che al 31 dicembre 2012 avevano già più di 50 anni».  

L’altra metà dei maggiori costi non previsti è stata coperta dall’evoluzione tra il 2013 e il 2018 del patrimonio che è stata migliore di quanto previsto e dagli assicurati attivi. Questi ultimi hanno già contribuito in questi anni al finanziamento dei maggiori oneri per le rendite dei beneficiari, poiché è stato loro riconosciuto unicamente il tasso minimo d'interesse LPP sui loro capitali di previdenza (attualmente l’1%), mentre il rendimento conseguito dall’IPCT ha sfiorato mediamente il 4%.  

Il contributo supplementare di 500 milioni di franchi sarà inserito nel bilancio dell’IPCT nel 2021 come credito verso il Cantone e nel bilancio del Cantone come debito verso l’IPCT. Sul debito verso l’IPCT il Cantone verserà un interesse pari al tasso tecnico più un margine dello 0.5%. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE