Riattivato il comitato referendario a sostegno del referendum lanciato dal Gruppo per una Svizzera senza esercito
BELLINZONA - Dopo che nel 2014 i cittadini hanno respinto l'acquisto dei Gripen, di recente il Parlamento federale ha deciso di consentire una spesa massima di sei miliardi di franchi per i nuovi aerei militari. Non ci stanno Gioventù Comunista, Gioventù socialista, Giovani Verdi e Sindacato indipendente degli studenti e apprendisti, che hanno deciso di riattivare il comitato referendario formatosi nel 2014 e di unirsi a sostegno del referendum “No ai miliardi per gli aerei da combattimento” lanciato dal Gruppo per una Svizzera senza esercito.
«L’acquisto dei nuovi velivoli militari sarebbe del tutto sproporzionato e andrebbe semplicemente ad ampliare un esercito già sovradimensionato, togliendo allo stesso momento importanti risorse finanziarie ad altri settori, quali la sanità o l’istruzione» si legge in una nota. La Svizzera, secondo il comitato, ha già sufficienti aerei militari. E «dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla sicurezza informatica e sulla lotta al terrorismo».
E si parla anche di ambiente: «Non va dimenticato il grandi impatto che le istituzioni militari e, quindi, anche gli aerei da guerra, hanno sul nostro ambiente».